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SU: presentato il progetto “whistleblowing”, uno strumento per combattere il fenomeno corruttivo

19 feb 2016
Sinistra Unita
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In una sala Montelupo gremita, circa un centinaio le persone presenti, si è svolta giovedì 18 febbraio a partire dalle ore 21, la serata pubblica promossa da Sinistra Unita dal titolo: “SOS TRASPARENZA: strumenti ed interventi per combattere la corruzione a San Marino”.
Alla serata moderata dal giornalista Franco Cavalli, sono intervenuti come relatori Gerardo Giovagnoli (PSD) in qualità di Presidente della Commissione Consiliare d’Inchiesta CARISP-SOPAF; Mario Venturini (AP) in qualità di Membro delle due Commissioni Consiliari d’Inchiesta FINCAPITAL e CARISP-SOPAF, l’Ing. Fabio Pietrosanti, del centro HERMES, legato a Transparency International Italia, il Coordinatore di Sinistra Unita, Vanessa D’Ambrosio, Giulia Muratori membro di segreteria di Sinistra Unita e Francesca Michelotti, Consigliere di Sinistra Unita.
La serata è stata aperta dal Coordinatore di Sinistra Unita, Vanessa D’Ambrosio, che ha introdotto gli ospiti e gli argomenti del dibattito.
“È facile parlare di onestà, trasparenza, etica, questione morale – ha esordito Vanessa D’Ambrosio - ma oltre le parole ci devono essere i fatti, la volontà concreta di andare oltre la denuncia, creando quegli strumenti idonei e necessari per combattere, e perché no lasciatemi sognare, annientare per sempre la corruzione. Siamo un Paese piccolo, ci conosciamo tutti, potremmo anche riuscirci, se lo volessimo fermamente e noi di Sinistra Unita lo vogliamo fermamente!”.
“La corruzione – ha proseguito la D’Ambrosio - è bene ricordarlo, è anche un muro che blocca lo sviluppo economico del Paese: pesa sul PIL, penalizza le forze sane e falsa la competitività delle imprese, rallenta l’innovazione, aumenta il peso e i tempi dei processi burocratici, allontana gli investitori, che giustamente cercano chiarezza, e nella chiarezza, la discrezionalità non esiste. È da questo quadro che prende vita il lavoro che vi presentiamo oggi, perché è ora di un ulteriore passo avanti e quindi servono degli strumenti per coinvolgere i cittadini affinché vigilino e segnalino tempestivamente fenomeni distorsivi e corruttivi”.
A farle eco è intervenuto Gerardo Giovagnoli, Consigliere del PSD e Presidente della Commissione Consiliare d’Inchiesta CARISP-SOPAF. “La situazione peculiare che viviamo noi – ha detto Giovagnoli - come altri piccoli stati tipo Malta, in cui il livello di corruzione è diffuso e dove le persone più o meno si conoscono tutte, è anomalo per Paesi come l'Islanda o i Paesi nordici in generale che trovano inconcepibili questi livelli di corruzione a fronte del fatto che ci siano legami umani più o meno stretti. Purtroppo, come ha detto Vanessa D’Ambrosio, una legge perfetta non esiste e non è sufficiente, dobbiamo lavorare sul piano culturale perché la corruzione è un fatto mentale”.
Mario Venturini di Alleanza Popolare, membro delle due Commissioni Consiliari d’Inchiesta FINCAPITAL e CARISP-SOPAF, dal canto suo ha ricordato “le battaglie degli anni '90 e 2000, l'isolamento in cui operavano e la negazione della popolazione di fronte a fatti evidenti”.
“Il tema della corruzione è un tema scottante e di particolare attualità in questi mesi – ha detto intervenendo Giulia Muratori - visti i processi in corso che coinvolgono personalità della politica una volta considerate ‘intoccabili’. Questa offensiva contro la corruzione ci finalmente sperare in una nuova stagione di legalità e di giustizia.
Giulia Muratori membro della segreteria di Sinistra Unita, ha poi fatto il punto sulla situazione normativa sammarinese, sottolineando anche che “nel corso del 2005 ad ogni capofamiglia sammarinese è arrivato un questionario sulla percezione della corruzione proposto dal Greco.






Da questa esperienza emergono elementi importanti sui quali riflettere insieme. Sono tornati 2.232 questionari, il 16,6% dei 13.446 distribuiti. I risultati fanno emergere un certo pessimismo. Interessante il dato principale sulla percezione del fenomeno corruttivo, presente e diffuso per il 96% delle risposte, presente nelle Istituzioni (per il 94%), così come è molto avvertita la diffusa pratica del dare e ricevere tangenti (per il 92%)”.
È stato Fabio Pietrosanti, del centro HERMES, legato a Transparency International Italia, a spiegare cosa sia nel concreto il “whistleblowing”, che tradotto significa “soffiare nel fischietto”, termine di origine anglosassone, poiché in quei paesi un tempo la polizia usava il fischietto per attrarre l’attenzione in caso di pericolo e anche i bambini, attaccato alle loro cartelle, hanno un fischietto, perché in caso di pericolo possano attirare l’attenzione.
“Whistleblowing significa effettuare una segnalazione anonima ben circostanziata che riguarda l'interesse pubblico – ha spiegato Fabio Pietrosanti – è un sistema presente ormai in 25 Paesi, anche se in questo i Paesi del nord di matrice anglosassone, sono molto più avanti. In sostanza serve per individuare in modo preventivo possibili irregolarità. Esistono diversi tipi di whistleblowing, per rispondere a specifiche richieste, dettate dal riferimento con i settori verticali. È in tutto e per tutto una segnalazione, che può portare ad una denuncia, e quindi tratta anche di tutela legale. Le best practises internazionali dimostrano che nei Paesi dov'è consentita la segnalazione anonima, è maggiore il coinvolgimento della società civile e il grado di affidabilità è altissimo”.
A chiusura della serata e prima che si desse spazio al dibattito, è intervenuto il Consigliere di Sinistra Unita, Francesca Michelotti, che ha detto: "noi esistevamo con il rispetto degli altri. Abbiamo abdicato a ciò per venerare il ‘dio denaro’. Ognuno di noi deve recuperare il senso di responsabilità verso la comunità. Lo strumento del whistleblowing rappresenta il senso civico che ognuno di noi deve recuperare, è il grido di allarme che si sta attentando a un bene comune e non una delazione. "Abbiamo bisogno di ritrovare i valori autentici: trasparenza; senso di responsabilità; appartenenza alla medesima comunità", ha concluso la Michelotti.
Alla fine della serata, ampio spazio è stato dato al dibattito, con diverse domande sul whistleblowing e considerazioni molto interessanti. Durante la serata, inoltre, è stato possibile, accedendo al sito di Sinistra Unita www.sinistraunita.sm, cliccando su "SOS TRASPARENZA", fare un questionario anonimo, in cui si chiedeva della percezione della corruzione e dello strumento del whistleblowing e, in conclusione inviare una domanda, sempre in modo anonimo, a uno dei relatori che poi rispondeva.
La possibilità di compilare il questionario è ancora attiva sul sito, che nei prossimi giorni si doterà di una sezione dedicata.

Comunicato stampa
Sinistra Unita

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