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Protocollo operativo per l’attivazione di un dispositivo di soccorso congiunto

1 ago 2017
Protocollo operativo per l’attivazione di un dispositivo di soccorso congiunto
Nel pomeriggio della giornata di lunedì 31 luglio, presso una sala di Palazzo Begni - San Marino, si è svolta la firma del protocollo Operativo tra il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Rimini, il Servizio Protezione Civile e la Sezione Antincendio del Comando della Polizia Civile di San Marino che si applica alle situazioni di emergenza nel territorio di San Marino per le quali risulta necessaria l’attivazione del Dispositivo di Soccorso Congiunto.
Delegati alla sottoscrizione dell’intesa, il Comandante Provinciale di Rimini – ing. Pietro Vincenzo Raschillà, il Capo della Protezione Civile - dott. Fabio Berardi ed il Comandante della Polizia Civile – dott.ssa Albina Vicini.
A sottolineare l’importanza dell’intesa la qualificata presenza all’incontro bilaterale del Segretario di Stato per gli Affari Esteri - Nicola Renzi, del Segretario di Stato per gli Affari Interni - Guerrino Zanotti, del Segretario di Stato per il Territorio e la Protezione Civile – Augusto Michelotti, dell’Ambasciatore d’Italia Barbara Bregato e del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco dell'Emilia Romagna – Silvano Barberi.
Con il nuovo Protocollo Operativo, si esprime una volontà comune di consolidare la collaborazione fra i settori operativi di San Marino ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; collaborazione particolarmente significativa e vitale per San Marino nell’affrontare la problematica incendi boschivi, di interfaccia o di singole unità immobiliari e non solo.
Dopo anni di attività comune ed esperienze condivise, anche all’interno del Comitato Misto, e già previste dall’Accordo Bilaterale del 2007, l’attuale intesa mette a sistema le operatività per una migliore efficacia e tempestività di gestione delle emergenze.
In particolare definisce campi di applicazione, modalità di attivazione e scambio di dati fra le rispettive Centrali Operative, la mobilitazione, la costituzione del Posto di Comando Avanzato, la pianificazione dello scenario, la sicurezza degli operatori e la reportistica di fine intervento.
Grazie all’esperienza maturata nel tempo le squadre del corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sono abilitate ad intervenire all’interno della “zona rossa” di svariati scenari di rischio.
Il protocollo prevede, anche per San Marino, di estendere le tipologie d’intervento che prevedono, oltre agli incendi, anche il soccorso a persone intrappolate, crolli, terremoto, esposizione a sostanze chimiche o radioattive, allagamenti, frane, maltempo e altre calamità naturali che richiedono l’impegno di specialisti o specialità di cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è dotato.

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