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Ps: abbiamo cercato di contrastare la follia governativa

22 lug 2017
Ps: abbiamo cercato di contrastare la follia governativa
Prima la mozione di sfiducia al Segretario Celli, poi la manifestazione sul pianello di centinaia e centinaia di persone e per finire l’arroganza del governo nel voler ratificare due dei tre decreti legge sul sistema bancario.
Tre passaggi di una settimana appena conclusa in cui il Partito Socialista in ogni sede e in ogni modo ha cercato di contrastare la follia governativa ed in particolare del Segretario di Stato alle finanze Simone Celli .
Follia governativa si, perché non c’è altro modo per definire l’attuale momento, quando si emettono decreti d’urgenza in una domenica sera di luglio che non hanno nessuna caratteristica d’urgenza con un impatto fortissimo dei disposti sul sistema bancario e sul debito pubblico senza nessun tipo di confronto preliminare, senza coinvolgere le forze di opposizione, le categorie e il sindacato, significa che il confronto non solo non lo si vuole ma lo si teme; significa aver paura che qualcuno riesca a cambiare le carte in tavola, quelle carte che da inizio legislatura sono state messe al posto giusto e calate nel momento opportuno, pertanto tutto deve procedere secondi i piani prestabiliti .
Un dibattito sulla mozione di sfiducia che ha registrato da parte della maggioranza solo la difesa d’ufficio del Segretario Celli in quanto non ci sono stati interventi che hanno cercato di smontare la mozione, ma solo interventi di fiducia incondizionata, la stessa fiducia incondizionata data ai vertici di Banca Centrale .
La grande manifestazione di martedì, dove per la prima volta nella storia della Repubblica si sono visti sul pianello a fianco Anis e Csu, imprenditori e lavoratori, pensionati e professionisti oltre che tutte le forze di opposizione, manifestazione in cui è stata completamente inascoltata la richiesta da parte di tutti di ascolto, di condivisione e di ritiro dei decreti, nessuna dichiarazione da parte del Governo, nessuna presa di coscienza da parte della maggioranza.
Il tentativo da parte del Governo di evitare che i rappresentati sindacali fossero in piazza è la fotografia della paura che questa maggioranza ha dell’opinione pubblica; invece che sedersi tutti allo stesso tavolo per fermare le “boccie” e condividere un processo che potesse mettere in sicurezza il sistema e non generare altro debito, gli sforzi governativi si sono concentrati solo con la Csu.
Un atteggiamento che il Partito Socialista non solo non condivide ma che denuncia pubblicamente in quanto pur riconoscendo alla Csu l’importate ruolo su temi come questi, il livello di coinvolgimento e di confronto deve essere il più ampio possibile, con tutte le rappresentanze politiche, economiche e sociali, senza escludere nessuno.
Ma la goccia che ha fatto veramente traboccare il vaso e ha portato il gruppo consigliare a decidere di consegnare i propri badge e non partecipare ne al dibattito ne alla votazione dei decreti, è stata ancora una volta l’arroganza, la prepotenza del Segretario Celli, il rifiuto di entrare nel merito degli emendamenti proposti e addirittura il non voler comunicare alla aula il ritiro del decreto 79, atteggiamento e comportamento che non solo hanno fatto maturare la decisione del gruppo consigliare di non partecipare alla discussione ma, ancora una volta, ha fatto emergere molto chiaramente che il segretario Celli non ha tuttora capito cosa significa governare!
Abbiamo sempre più il dubbio che le ultime fiction televisive sulla politica americana abbiano pesantemente condizionato il Segretario Celli.

comunicato stampa Ufficio Stampa Partito Socialista

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