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Il PS e “Le teorie agricole di Morganti per costruire l’hub finanziario avanzato sammarinese”

18 giu 2017
Partito Socialista
Partito Socialista
Il Partito Socialista prende atto delle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo Morganti di SSD in data odierna. A tal riguardo, il Partito Socialista ritiene doveroso richiamare l’attenzione di tutta la cittadinanza al malaugurato destino del Paese che Morganti ha definito.

Il disegno nella sostanza sembra prevedere non solo il ricorso al debito pubblico estero, ma consideri anche la possibilità di intaccare i fondi pensione senza escludere anche i depositi dei risparmiatori sammarinesi che – a suo dire – sono ancora “importanti”. L’infallibile strategia per il rilancio della finanza descritta dal capogruppo trasuda, poi, di cultura finanziaria paragonando tecniche agricole o di pastorizia appartenenti al c.d. settore primario (e.g. “sforbiciate”, “fertilizzante organico”, “rami robusti” o “rami deboli”) alle pratiche operative nonché delle normative internazionali del settore bancario che rientrano invece nel settore terziario.

L’ex Segretario alla Cultura Morganti, confondendo la pastorizia e l’agricoltura con le banche e le finanziarie, sembra voler anche tagliare di netto, non i rami, ma la faccia a Civico 10 che si dichiarò anzitempo contrario all’indebitamento pubblico arrivando a definirlo “extrema ratio”. Non per ultimo, è altresì propinata la pezza giustificativa all’infinità di sbagli rappresentati da questo governo poiché – a suo dire – servirebbero “più competenze ed energie da spendere a livello delle Segreterie di Stato” ma bisogna “ridurre i costi” - sia che specialmente in agricoltura, bassa spesa poca resa.

Fuor di satira, il Partito Socialista è preoccupato per le ingenti somme di denaro spese in consulenze e consulti che hanno prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, non potendo non citare i 160'000 euro pagati ai commissari di Asset Banca per i circa 40 giorni di lavoro. Il culmine è il famigerato piano di rilancio del sistema bancario prodotto da Grais a ottobre scorso, che conosce solo Morganti.

Il Partito Socialista, come buona parte del Paese, sarebbe molto interessato a poterne ricevere una copia per poterlo analizzare e condividere con la restante parte della società civile che in democrazia sarebbe chiamata a partecipare al processo decisionale in merito alla c.d. cosa pubblica (cioè di tutti).

Il Partito Socialista si domanda se le altre forze politiche della maggioranza rimarranno silenti alle dichiarazioni espresse dal capogruppo di SSD, senza tralasciare la possibilità del ricorso a strumenti di democrazia diretta, come il referendum popolare, in merito a decisioni che riguardano i soldi di tutti i cittadini. Il capogruppo di SSD, probabilmente ancora forte della delega all’Istruzione, preso atto dell’acuirsi della crisi finanziaria, ha deciso di fornire il suo “sostegno” alla Segreteria di Stato alle Finanze che non sa come rimediare i cocci che ha fatto e soprattutto chi li dovrà ripagare.

Comunicato stampa
Partito Socialista

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