Il PSD esprime la sua soddisfazione per la nomina di un autorevole professionista come Presidente di Banca Centrale e per la modalità con la quale è stato selezionato.
Per la prima volta, attraverso un bando internazionale che il PSD ha fortemente sostenuto, si è stati in grado di porre San Marino al centro dell’attenzione internazionale richiamando ben 47 candidati, a dispetto dei soliti profeti di sventura in politica e nell'informazione, che pronosticavano fallimenti e richieste di partecipazione da contare su una mano.
La modalità di selezione si è articolata in step successivi in grado di avvicinare sempre più la lista dei candidati rimanenti alla serie di requisiti contenuti nel bando.
Attraverso questo schema si è altresì contrastata con successo l’abitudine di affidarsi ad eventuali referenti politici italiani al fine di individuare una candidatura “amica”, sebbene non necessariamente confacente agli interessi del sistema sammarinese.
La capacità, in sostanza, di saper giocare alle regole e nel contesto internazionale, conferendo a San Marino uno status non locale, riconoscibile come parte di una nuova storia, dopo le catastrofi avvenute nel nostro sistema bancario e finanziario, compresa Banca Centrale.
La nomina del prof. Grais, cittadino svizzero ed egiziano, con formazione culturale europea, dimostra che si può fare e che per la repubblica è possibile pensare ad un posizionamento anche oltre i confini della penisola italiana.
Al nuovo Presidente di Banca Centrale i migliori auguri per l’opera delicata e importantissima che si accinge ad affrontare, nella speranza che ognuno, forze politiche, governo, settore bancario e finanziario, partecipi a fare sistema per plasmare un nuovo modello che operi nella trasparenza e con la capacità di richiamare risorse nuove, sia come player bancari che come risorse finanziarie, da far giungere nel paese.
Per la prima volta, attraverso un bando internazionale che il PSD ha fortemente sostenuto, si è stati in grado di porre San Marino al centro dell’attenzione internazionale richiamando ben 47 candidati, a dispetto dei soliti profeti di sventura in politica e nell'informazione, che pronosticavano fallimenti e richieste di partecipazione da contare su una mano.
La modalità di selezione si è articolata in step successivi in grado di avvicinare sempre più la lista dei candidati rimanenti alla serie di requisiti contenuti nel bando.
Attraverso questo schema si è altresì contrastata con successo l’abitudine di affidarsi ad eventuali referenti politici italiani al fine di individuare una candidatura “amica”, sebbene non necessariamente confacente agli interessi del sistema sammarinese.
La capacità, in sostanza, di saper giocare alle regole e nel contesto internazionale, conferendo a San Marino uno status non locale, riconoscibile come parte di una nuova storia, dopo le catastrofi avvenute nel nostro sistema bancario e finanziario, compresa Banca Centrale.
La nomina del prof. Grais, cittadino svizzero ed egiziano, con formazione culturale europea, dimostra che si può fare e che per la repubblica è possibile pensare ad un posizionamento anche oltre i confini della penisola italiana.
Al nuovo Presidente di Banca Centrale i migliori auguri per l’opera delicata e importantissima che si accinge ad affrontare, nella speranza che ognuno, forze politiche, governo, settore bancario e finanziario, partecipi a fare sistema per plasmare un nuovo modello che operi nella trasparenza e con la capacità di richiamare risorse nuove, sia come player bancari che come risorse finanziarie, da far giungere nel paese.
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