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Psd. Preferenza unica, a rischio presenza in cgg delle donne

5 giu 2016
Psd. Preferenza unica, a rischio presenza in cgg delle donne
Psd. Preferenza unica, a rischio presenza in cgg delle donne
“A 70 anni dal suffragio universale si può veramente affermare che nel nostro paese vi sia parità tra uomo e donna? Mi sento di dire che, nonostante i tanti passi avanti, di strada da fare ce n’è ancora molta”; lo ha affermato il 2 giugno la presidente della Camera italiana, Laura Boldrini, nel suo intervento all’inaugurazione della mostra <1946, l’anno della svolta. Le donne al voto>”.
Laura Boldrini ha anche aggiunto: “Fino a quando si dovrà faticare per declinare al femminile ruoli di vertice, ci sarà strada da fare. Diritti, questi, che non sono frutto di una gentile concessione. Sono nati dalla lotta, dalla tenacia e dalla perseveranza di tante donne che si sono spese generosamente per dare alle future generazioni una vita migliore”.
Un lungo preambolo per ricordare quanto determinato a San Marino il 15 maggio scorso con il Referendum sulla Preferenza Unica. Una decisione presa a grande maggioranza, assolutamente da rispettare.
Il timore, però, che la preferenza unica possa penalizzare la presenza femminile in Consiglio dei sessanta è purtroppo reale!
Al più presto si dovrà normare la Legge Elettorale adeguandola alla facoltà che il popolo si è concesso, cioè una sola preferenza.
Il PSD ha da sempre avuto molta attenzione ai temi legati alla parità di genere ed ha compiuto molte battaglie per i diritti delle donne. L’ultima, in ordine di tempo, la legge contro le dimissioni in bianco.
Il PSD sottolinea la necessità di trovare soluzioni adeguate perché la preferenza unica non vada a penalizzare la presenza delle donne in Consiglio, già una delle più basse fra i paesi europei.
Per questo motivo, riteniamo importante aprire fin da ora un tavolo di approfondimento e confronto fra tutte le forze politiche per evitare che ancora una volta vengano penalizzate le donne.

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