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La Rassegna Musicale d’autunno spegne 20 candeline

13 nov 2018
Augusto Ciavatta
Augusto Ciavatta
Quando nacque, esattamente 20 anni fa, la Rassegna Musicale d’autunno, aveva già in sé tutti gli elementi che poi ne hanno dimostrato l’importanza e la qualità. Anche se nessuno, probabilmente, si aspettava il successo di critica e di pubblico che ne sono derivati negli anni. Oggi, nel suo palmares ci sono ben 160 concerti e migliaia di musicisti che hanno frequentato la scena sammarinese come nelle grandi capitali europee. È questo il bilancio che stilano con soddisfazione Cassa di Risparmio e Camerata del Titano, ovvero i due demiurghi che hanno dato vita al progetto. Alla viglia del concerto clou di questa ventesima edizione, domenica pomeriggio, con un mago della fisarmonica digitale del calibro di Sergio Scappini e tutta l’orchestra della Camerata schierata sul palco del teatro Titano, il commento del direttore artistico Augusto Ciavatta, è di lusinghiera speranza.
Maestro, una stagione concertistica con tutti i crismi, in un paese piccolo come San Marino, ha senso?
Certo che ha senso. Cassa di Risparmio, già a suo tempo, aveva colto lo spirito innovativo della Rassegna Musicale d’autunno per la qualità dei contenuti, che abbiamo poi fatto crescere continuamente nel tempo; per il ruolo primario della promozione culturale che è insito nella musica; per la valorizzazione del centro storico in un periodo dell’anno a scarsa attrazione turistica. Direi che, oggi, non se possa fare più a meno.
Due appuntamenti stagionali con la stessa caratura istituzionale: la stagione concertistica e la stagione di prosa, non c’è il rischio di sovrapposizione?
La cultura, per sua natura intrinseca, più ce n’è, meglio è. Guardiamo cosa succede fuori, dove i cartelloni sono sempre pieni e i teatri pure. In un mondo dove tutto avviene e si consuma velocemente, è importante poter contare su solidi punti di riferimenti. E questi lo sono entrambi: musica e teatro. Lo dimostra anche la capacità di attrazione che entrambe le stagioni esercitano su un pubblico forense, che arriva a San Marino proprio per godere di questo tipo di offerta.
C’è interesse da parte degli artisti a prestare la loro arte a San Marino?
Il bilancio della Rassegna parla da solo. In questi venti anni hanno giocato un ruolo da protagonista musicisti italiani, europei e mondiali, esattamente come nelle grandi città. Il nostro cartellone è policromo ed eclettico, propone musica classica, musica sacra, musica moderna, come ben sa chi ci segue e ci sostiene, con interesse e passione. Questo è il pregio della Rassegna, che ha sempre saputo essere eccellente nella proposta ma dedicata a tutti, con una circolarità che ne è diventato il punto di forza. Questo gli artisti lo sanno ed è per questo che vengono qui.
Domenica prossima, il concerto che in qualche maniera sarà il coronamento di tanto lavoro e tanta progettualità. Cosa si aspetta?
In effetti, la presenza del maestro Sergio Scappini con la sua fisarmonica, la Camerata del Titano al completo e diversi solisti, pongono questo appuntamento nella dimensione di una festa. Mi auguro davvero che anche il pubblico senta la passione che c’è in tutti noi e che voglia partecipare con lo stesso sentimento e lo stesso trasporto. Di certo, il programma che stiamo preparando, non lo deluderà.

Comunicato stampa

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