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Referendum italiani sul lavoro: il 28 maggio a Borgo incontro pubblico con la CGIL Rimini, sulle ragioni per votare sì!

26 mag 2025
Referendum italiani sul lavoro: il 28 maggio a Borgo incontro pubblico con la CGIL Rimini, sulle ragioni per votare sì!

Alle 14.30 presso la sala Joe Cassar di Borgo Maggiore. Intervengono Francesca Lilla Parco, Segretaria Generale della CGIL Rimini, e Eugenio Pari, Segretario Confederale CGIL Nazionale, oltre al segretario CSdL Enzo Merlini. Al voto dell'8 e 9 giugno sono chiamati, oltre ai lavoratori frontalieri, tanti residenti a San Marino con cittadinanza italiana

La Confederazione Sammarinese del Lavoro invita tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico dal titolo "I referendum promossi dalla CGIL - Le ragioni per votare SÌ", che si terrà mercoledì 28 maggio alle ore 14.30 presso la Sala Joe Cassar (ex International) a Borgo Maggiore. L’iniziativa, rivolta ai Rappresentanti Sindacali della Confederazione ma, come detto, aperta a tutti, è organizzata unitamente alla CGIL di Rimini, nell’ambito della campagna per i referendum italiani dell’8 e 9 giugno prossimi. Quattro dei cinque referendum previsti, che riguardano i diritti dei lavoratori, sono stati promossi proprio alla CGIL, che per la prima volta nella sua storia è ricorsa allo strumento referendario. L’obiettivo dell'incontro è informare e sensibilizzare lavoratrici, lavoratori e cittadinanza sui contenuti dei quattro quesiti referendari per un lavoro più tutelato, dignitoso, stabile e sicuro, e illustrare le ragioni per esprimere il voto favorevole. Oltre ai lavoratori frontalieri occupati a San Marino, anche migliaia di residenti in Repubblica hanno la cittadinanza italiana, e quindi sono chiamati a partecipare al voto referendario. Insieme al Segretario Generale della CSdL Enzo Merlini interverranno Francesca Lilla Parco, Segretaria Generale della CGIL Rimini, e Eugenio Pari, Segretario Confederale CGIL Nazionale Durante l’incontro saranno illustrate nel dettaglio le proposte di abrogazione di alcune norme critiche introdotte col Jobs Act e in altre leggi che hanno precarizzato il lavoro, reso più difficile il reintegro in caso di licenziamento illegittimo e indebolito i diritti dei lavoratori, soprattutto nelle piccole imprese e nei contratti a termine. I quattro quesiti referendari riguardano: 1. Il diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo; 2. La parità di tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese; 3. Il superamento della precarietà nei contratti a termine; 4. La responsabilità solidale negli appalti per garantire maggiore sicurezza e rispetto dei diritti. L'incontro del 28 maggio rappresenta un’importante occasione di approfondimento su temi fondamentali per il presente e il futuro del lavoro, e per comprendere appieno le ragioni per votare sì ai referendum dell'8 e 9 giugno promossi dalla CGIL.

CSdL





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