
Alle 14.30 presso la sala Joe Cassar di Borgo Maggiore. Intervengono Francesca Lilla Parco, Segretaria Generale della CGIL Rimini, e Eugenio Pari, Segretario Confederale CGIL Nazionale, oltre al segretario CSdL Enzo Merlini. Al voto dell'8 e 9 giugno sono chiamati, oltre ai lavoratori frontalieri, tanti residenti a San Marino con cittadinanza italiana
La Confederazione Sammarinese del Lavoro invita tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico dal titolo "I referendum promossi dalla CGIL - Le ragioni per votare SÌ", che si terrà mercoledì 28 maggio alle ore 14.30 presso la Sala Joe Cassar (ex International) a Borgo Maggiore. L’iniziativa, rivolta ai Rappresentanti Sindacali della Confederazione ma, come detto, aperta a tutti, è organizzata unitamente alla CGIL di Rimini, nell’ambito della campagna per i referendum italiani dell’8 e 9 giugno prossimi. Quattro dei cinque referendum previsti, che riguardano i diritti dei lavoratori, sono stati promossi proprio alla CGIL, che per la prima volta nella sua storia è ricorsa allo strumento referendario. L’obiettivo dell'incontro è informare e sensibilizzare lavoratrici, lavoratori e cittadinanza sui contenuti dei quattro quesiti referendari per un lavoro più tutelato, dignitoso, stabile e sicuro, e illustrare le ragioni per esprimere il voto favorevole. Oltre ai lavoratori frontalieri occupati a San Marino, anche migliaia di residenti in Repubblica hanno la cittadinanza italiana, e quindi sono chiamati a partecipare al voto referendario. Insieme al Segretario Generale della CSdL Enzo Merlini interverranno Francesca Lilla Parco, Segretaria Generale della CGIL Rimini, e Eugenio Pari, Segretario Confederale CGIL Nazionale Durante l’incontro saranno illustrate nel dettaglio le proposte di abrogazione di alcune norme critiche introdotte col Jobs Act e in altre leggi che hanno precarizzato il lavoro, reso più difficile il reintegro in caso di licenziamento illegittimo e indebolito i diritti dei lavoratori, soprattutto nelle piccole imprese e nei contratti a termine. I quattro quesiti referendari riguardano: 1. Il diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo; 2. La parità di tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese; 3. Il superamento della precarietà nei contratti a termine; 4. La responsabilità solidale negli appalti per garantire maggiore sicurezza e rispetto dei diritti. L'incontro del 28 maggio rappresenta un’importante occasione di approfondimento su temi fondamentali per il presente e il futuro del lavoro, e per comprendere appieno le ragioni per votare sì ai referendum dell'8 e 9 giugno promossi dalla CGIL.
CSdL