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Relazione sulla Vulnerabilità Sismica della struttura ospedaliera

28 lug 2022
Relazione sulla Vulnerabilità Sismica della struttura ospedaliera

In riferimento al comunicato stampa a firma di “Enrico Lazzari” pubblicato su “Giornale.sm”, credo sia necessario ed utile rispondere, per meglio far comprendere alla cittadinanza la motivazione dell’incarico conferito allo Studio Pagnoni Vita Ingegneri e Associati. All’interno delle strutture dell’Istituto Sanità e Sicurezza Sociale (ISS – Ospedale di Stato) il numero dei dipendenti è oltre le 1.000 unità, suddivisi fra personale sanitario e socio sanitario (Medici, Infermieri, OTA, ecc.) e tecnici (che operano all’interno del Laboratorio Analisi, in Radiologia, in Riabilitazione ecc.), nonché personale ausiliario e di supporto operativo ai servizi sanitari e socio sanitari e tutto il personale amministrativo. A questi si aggiungono circa 1.000 utenti al giorno che frequentano la struttura ospedaliera per visite ordinarie o per ricoveri in day- ospital o per periodi più lunghi. Dal 2011 con l’approvazione della Legge 25 gennaio 2011 N.5 “Legge sulla progettazione strutturale” emerge che, il territorio sammarinese è in gran parte classificato sismico ed il patrimonio edilizio è inadeguato o perlomeno significativamente vulnerabile, tanto più che la costruzione del nostro Ospedale di Stato che risale agli anni ’70. Inoltre con la ratifica del Decreto Delegato 30 Gennaio 2020, N.11 “Autorizzazione alla realizzazione e al funzionamento delle strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Socio-Educative pubbliche e private”, all’art.15 sono stati “prescritti dei tempi di adeguamento” delle strutture esistenti (pubbliche e private) alla normative recentemente approvata. Per questo è importante eseguire studi relativi a Valutazioni di vulnerabilità ovvero approfondire la conoscenza dello stato di fatto sotto il profilo sismico della struttura edilizia ospedaliera al fine di individuare strategie di intervento sulle strutture per rendere l’Ospedale di Stato più sicuro in caso di calamità o terremoti. Il nostro Ospedale di Stato ha rivestito in passato e tutt’ora riveste un ruolo strategico ai fini dell’attività di Protezione Civile, è un anello fondamentale nella catena dei soccorsi in un’emergenza in quanto è chiamato a svolgere un’importantissima funzione di soccorso alla popolazione, garantendo l’efficace continuazione delle prime operazioni di pronto intervento sanitario avviate sul campo. La nostra struttura Ospedaliera è strategica ed in caso di calamità sismica è l’unico presidio sanitario che abbiamo per fronteggiare le necessità di soccorso e cure. Per questi motivi, all’Ospedale di Stato - sede pubblica tra le più esposte e sensibili in quanto affollata da migliaia di persone aventi capacità reattive molto differenti - viene quindi richiesto non solo di resistere senza danni eccessivi alla forza d’urto del sisma, ma anche di continuare a offrire sufficienti livelli di assistenza sanitaria durante gli eventi di calamità. Per tale ragione è “obbligatorio e prioritario” la valutazione delle capacità di risposta della struttura ospedaliera affinchè in caso di sisma sia in grado di garantire la capacità di cura rispondente ad un forte incremento della richiesta di cura che può scaturire da un evento sismico. Fatta questa doverosa premessa, nei fatti il Congresso di Stato con delibera n.29 assunta nella seduta del 3 Dicembre 2013 ha incaricato l’Ing. Marco Gattei e l’Ing. Enrico Biordi per lo “studio di vulnerabilità sismica delle strutture dell’Ospedale di Stato al fine di individuare le reali risorse dell’ossatura portante e per evidenziare eventuali carenze e punti deboli, definire i livelli di sicurezza delle strutture dei singoli edifici del complesso Ospedaliero”. Il predetto incarico è stato autorizzato esclusivamente per la Fase 1 ovvero per il “rilievo geometrico delle strutture” mentre le restanti Fasi non hanno avuto seguito. Uno degli obiettivi che il Comitato Esecutivo già dal 2021 si è prefissato di raggiungere, è quello di predisporre (come suggerito anche dai tecnici che seguono le varie progettazioni di sviluppo dei reparti interni) una relazione sui percorsi di evacuazione in caso di eventi avversi e dovendo individuare tali percorsi tenendo conto di quali parti dell’Ospedale non potrebbero essere utilizzate come vie di fuga in quanto potenzialmente a rischio, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ISS, con nota del 29 Giugno 2022, prot.n.8/SPP, ha chiesto di procedere con il completamento della vulnerabilità sismica per risolvere definitivamente le principali criticità ad oggi mai sistemate. Di qui è nata l’esigenza di redigere velocemente la relazione sulla vulnerabilità sismica dell’Ospedale di Stato e, per abbattere le tempistiche di presentazione della stessa, si è reso necessario affidare allo stesso professionista anche le indagini per il completamento dell’analisi strutturale con prove specifiche da effettuare sulle strutture dell’Ospedale di Stato senza le quali non può essere effettuata la relazione sulla vulnerabilità sismica. Il fattore “tempo” ha esercitato un ruolo importante per il conferimento del predetto incarico, da una parte, per mettere in sicurezza la struttura ospedaliera prima possibile e, dall’altra parte, per consentire lo sviluppo dei progetti del Comitato Esecutivo compreso la realizzazione del nuovo ospedale perché tale relazione permetterà alla politica di effettuare delle valutazioni definitive sulle tempistiche di realizzazione dello stesso. Di qui è nata la necessità di conferire la collaborazione con lo Studio Pagnoni Vita Ingegneri Associati di Roma perché, oltre alla relazione sulla vulnerabilità sismica dell’Ospedale di Stato, si farà carico dell’analisi strutturale ovvero dell’esecuzione dei campionamenti ed analisi e delle indagini necessarie senza le quali, come già detto, la relazione sulla vulnerabilità sismica non può essere effettuata. Lo studio Pagnoni Vita Ingegneri Associati di Roma è uno dei maggiori studi con competenza specifica sulla tenuta strutturale di strutture ospedaliere e sulla base di questi presupposti, il DG ha proposto la consegna della relazione sulla vulnerabilità sismica dell’Ospedale di Stato entro la data del 15 Novembre p.v. per rispondere all’esigenza manifestata dall’RSPP dell’ISS. Stefano Canti (Segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con AASLP): “Prima di tutto la sicurezza degli operatori e dei degenti che quotidianamente operano e vivono all’interno dell’Ospedale di Stato e della cittadinanza che si reca all’interno della stessa”. Ritengo inoltre indegno e deontologicamente poco professionale accusare un professionista della caratura del Dott. Francesco Bevere di speculare su un contratto solo perché gli è stato suggerito dalle Autorità Italiane poiché lo Studio Pagnoni Vita Ingegneri Associati di Roma ha lavorato in più occasioni per lo Stato Italiano e per le Forze dell’Ordine e vorrei ricordare come, nel nostro caso specifico, l’incarico sia stato affidato ad uno dei maggiori studi Italiani con comprovata esperienza nel settore”.

Cs - SdS Territorio





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