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La replica del Comitato Tutela Zona Parco Rovereta al Segretario Mularoni

15 gen 2016
La replica del Comitato Tutela Zona Parco Rovereta al Segretario Mularoni
La replica del Comitato Tutela Zona Parco Rovereta al Segretario Mularoni
“Io spero che il comitato non riesca a raccogliere le firme necessarie per celebrare il referendum”. Sono queste le parole della segretaria al territorio Mularoni. La storia ci insegna che quando chi governa teme l’opinione del proprio popolo, è a rischio la democrazia. E allora bisogna iniziare a preoccuparsi.
Aver vinto le elezioni non è un passepartout per gestire il territorio a proprio piacimento. Se veramente il governo avesse voluto agire “nella massima trasparenza”, avrebbe dovuto coinvolgere la cittadinanza da subito, magari proprio attraverso un referendum confermativo, rendendo noti i nomi dei proprietari dei terreni (fra i quali figurano anche dei parenti della stessa segretaria Mularoni) e spiegando gli oneri della convenzione. I cittadini, se informati adeguatamente, sanno distinguere perfettamente quali sono le scelta più giuste. Se negli ultimi vent’anni si fosse chiesto più spesso il loro parere, forse il Paese non si troverebbe nelle condizioni disastrose in cui si trova.
Ribadiamo ancora una volta che il comitato non è contro a chi vuole investire a San Marino. Il comitato vuole solo difendere quel poco di terreno non cementificato, e si adopera perché siano i cittadini a decidere se è il caso di continuare a replicare il modello di sempre, che ci ha lasciato solo miseria e edifici inutilizzati. Gli investitori esteri sono i benvenuti, a patto che i loro progetti non portino i segni della speculazione.
Qualche cosa va detta anche sulla compensazione. I cinque ettari che si tolgono a Serravalle sono stati assegnati a Ca’ Chiavello. Un’amministrazione seria li avrebbe riassegnati allo stesso Castello. Ma secondo la segreteria Mularoni Serravalle ha già troppi parchi. Però si dimentica che Serravalle è anche il Castello più popoloso, ci vivono circa 10.000 abitanti, che ci passa il maggior traffico veicolare, che ha la maggior concentrazione di zone artigianali e centri commerciali, che manca di sottopassi per attraversare la superstrada, di piste ciclabili e che non si conosce la qualità dell’aria che si respira. Se si vuole migliorare la vivibilità i parchi non bastano, basterebbe dare un’occhiata a cosa si fa in Italia, dove ogni abitante dispone mediamente di circa 30 mq di verde urbano. (30 mq x 10.000 ab = 300.000 mq – 30 ettari contro circa i 10 di Serravalle)
Le accuse “di far perdere credibilità alla paese e di allontanare gli imprenditori”, le rispediamo al mittente. La causa principale dell’allontanamento degli imprenditori è da ricercare nell’operato dei governanti e nella loro ostinazione a ripetere gli errori di sempre che inchiodano San Marino in una arretratezza imbarazzante.
Su una cosa concordiamo con il Segretario al Territorio: il comitato fa appello allo spirito ambientalista della cittadinanza. E' vero, ci siamo accollati volentieri questo arduo compito, considerato che dalla sua segreteria evidentemente ci si può aspettare di tutto, tranne che la tutela dell'ambiente.
Comitato tutela zona parco Rovereta

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