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Resoconto Festa dell’Amicizia III serata

21 ago 2016
Resoconto Festa dell’Amicizia III serata
“Tutto esaurito” per la terza serata della 43a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese con un crescendo di presenze stimate attorno alle 5000 persone, che hanno letteralmente riempito ogni angolo del centro storico di Serravalle.

L’orchestra di Omar Codazzi che ha salutato la piazza con un memorabile San Marino Goodbye, ha fatto i pieno di pubblico sammarinese e del circondario suonando musica per circa 3 ore senza interruzione.

Sulla terrazza dell’Ex-Ritrovo, con la gente in piedi, i relatori della terza serata politica, hanno riflettuto sul tema IDEARE E FARE: concretezza e coesione per rispondere alle urgenze del Paese.

Davide Giardi, de La Tribuna, ha subito chiamato in causa Luca Beccari, Vice-Segretario della DC, sul tema della serata, che ha risposto dicendo che «oggi l’azione politica di un partito responsabile, che vuole fare qualcosa per il Paese, passa da una condivisione dei contenuti e di quello che si andrà a fare. La coesione non è secondaria per questo aspetto». Per stare insieme, secondo Beccari, bisogna trovare le motivazioni, nella consapevolezza che la strada è ancora in salita e le azioni da concretizzare non sono semplici. «L’ammucchiata di diverse forze politiche con idee molto differenti porta a mediazioni al ribasso, che diventano non scelte. Se noi vogliamo fare un esercizio serio di capacità di creare coesione nel Paese dovremmo prima mettere al tavolo DC, PSD, PS e SU, perché i partiti più grandi e rappresentativi di una vera base popolare. Partire dal contrario diventa un esercizio per cercare di governare senza la Democrazia Cristiana». La DC non ha chiuso la porta ad SSD, ha continuato Beccari, ma ha proposto di iniziare a parlarsi come forze politiche rappresentative della maggioranza del Paese. «Quando nel 2011 abbiamo iniziato a trovare la convergenza con il PSD, lo abbiamo fatto sulla base dei contenuti, su temi come lo scambio di informazioni, poi sulla riforma tributaria e il bisogno di una legge per lo sviluppo. In quel contesto, nonostante le nostre forze politiche venissero da anni di forte contrapposizione abbiamo capito che con il PSD si poteva governare e si potevano realizzare obiettivi comuni nell’interesse del paese. Oggi questo esercizio non è stato fatto e si mettono i numeri e le alleanze davanti a tutto. Si doveva tentare questo approccio per vedere se c’era coesione e non sprecare energie nel tentare di definire anzitempo “pezzi” di possibili coalizioni future con la legislatura ancora in corso, come invece hanno fatto UPR e AP e SSD. Il moderatore, infine, ha chiesto a Beccari un’ultima battuta sui crediti non performanti: «il tema è complesso e non si può liquidare con poche parole….gli NPL sono un problema comune a tanti stati e sono fra le altre cose anche un effetto collaterale derivante dalla crisi economica. «Noi – ha detto Beccari - abbiamo le idee molto chiare. Dobbiamo mettere a punto una strategia pluriennale che aiuti le banche a riassorbire questi crediti negli anni. Ci sono oggi ostacoli alla definizione degli NPL che devono essere rimossi come alcuni limiti fiscali, il blocco del sistema immobiliare, l’inesistenza di procedure efficaci di gestione della crisi d’impresa prima che questa diventi conclamata». Dopo avere ribadito che il nostro sistema bancario è un patrimonio per il Paese, perché fatto di gente che ci lavora, di persone che vi hanno investito e di persone vi si sono affidate attraverso il deposito e il ricorso al credito, Beccari ha chiuso con un lancio sull’impresa: «Dobbiamo calarci dentro una mentalità nuova che ci proietti in avanti e non ci faccia vivere guardando al passato: dobbiamo creare le condizioni perché San Marino venga percepito come una realtà dinamica pronta ad accogliere investimenti e imprese. Dopo anni di incertezze, dobbiamo avere il coraggio di scelte che aiutino l’imprenditoria e non la soffochino con una burocrazia figlia di paure dietrologie. Oggi, sulla base di nuove regole e delle consapevolezze maturate anche dalla comprensione degli errori del passato, da noi si può fare impresa con vantaggi che sono perfettamente in linea con i principi di concorrenza leale e di cooperazione internazionale. Bisogna dare fiducia agli imprenditori, senza mettere muri».

Anche Alessandro Mancini ha sostenuto l’esigenza di una coalizione profondamente coesa per fare le scelte, essendo chiari con la gente non solo su cosa serve fare ma anche su come risolvere i problemi, partendo dalle priorità tra cui «il sistema bancario-finanziario, con particolare attenzione ai crediti non performanti, e il bilancio dello Stato – ha detto Mancini - che deve essere messo in sicurezza ricercando nuove entrate. Con la DC si sta ragionando su tutto questo nel rispetto reciproco e partendo alla pari. Abbiamo visioni diverse su alcuni argomenti, ma c’è la volontà di trovare una soluzione condivisa». Mancini si è interrogato sulla scelta di chi, subito dopo che SSD aveva lanciato il governo di emergenza, poi la grande coalizione, ha fatto cadere questo governo, giudicandolo mero tatticismo. Anche sul Tavolo Riformista, il Capogruppo del PS ha ribadito come il suo partito avesse chiesto di cominciare a confrontarsi sui contenuti e invece la scelta è stata quella della Lista unica per mettere il sigillo su alcune alleanze, invece che sui progetti. Alla domanda del moderatore sulle proposte del PS riguardanti il settore immobiliare, Mancini ha illustrato 3 direttrici: « Riqualificare il costruito, attraverso incentivi e norme sul risparmio energetico; aprire all’esterno il mercato immobiliare a persone fisiche non residenti con i dovuti paletti; realizzare il PRG, mettendo sul tavolo la questione del condono edilizio, come precondizione alla reintroduzione del reato penale per abuso edilizio, per dare risposte ai cittadini ed al bilancio dello Stato riscrivendo insieme nuove regole».

«A noi è dispiaciuto non riuscire a trovare una sintesi con la DC – ha iniziato Marco Arzilli - per superare l’attuale fase dei partiti. Non ci siamo trovati ed NS è uscito dalla lista con la DC, però non sbattendo la porta ma guardando nella stessa direzione». Il Segretario all’industria ha chiarito come NS stia ancora valutando la composizione delle diverse coalizioni e dei programmi, e ha ribadito la che i proprio movimento non riuscirà a ragionare con chi pensa di ribaltare il Paese rovinandone il futuro. «Non crediamo neppure nelle grandi coalizioni con forze politiche che per “mal di pancia” momentanei fanno saltare il tavolo, come accaduto. Su questo con la DC, il PSD il PS e Denise i rapporti sono stai sempre molto buoni e su queste basi continueranno i nostri colloqui, anche con la possibilità di andare avanti insieme. Non si tratta di mettere insieme chi non sa stare insieme, solo sulla base dei numeri». Dando una stoccata ad AP che, secondo Arzilli, prima ha portato a casa i propri risultati e poi ha dato inizio alla crisi, ha confermato che NS farà scelte non per stare per forza al Governo ma per servire il Paese. Parlando del suo lavoro all’industria, il Segretario ha evidenziato come siano state fatte leggi nella direzione di semplificare ed accelerare l’operatività degli uffici per agevolare le aziende, implementando i controlli a posteriore e diminuendo la burocrazia. «Ci vuole stabilità politica – ha continuato Arzilli - perché tu non puoi mettere la litigiosità politica di fronte a chi investe. Quello che è successo ha fermato imprenditori che stavano per investire nel nostro Paese, perché sono stati intimoriti». Per Arzilli, Il futuro governo ha di fronte a sé la sfida di rimettere in moto “una macchina che è ferma sulla strada” e ha bisogno di una politica che sappia fare le scelte responsabili e non cambi idea su quello che fa, perché non basta più solo la fiscalità per attrarre investitori.

«SSD è nata con l’obiettivo di superare la frammentazione a sinistra - esordisce Denise Bronzetti - e contiene al proprio interno forze politiche che hanno una matrice comune, ma che hanno a volte visioni differenti anche rispetto alla prospettiva. Negarlo sarebbe negare l’evidenza». Evidenziando come ad SSD manchi la parte socialista, considerata molto importante da Bronzetti, il consigliere indipendente ha anche sottolineato come proprio SSD sia stata messa in crisi quando si è iniziato a parlare di politica delle alleanze. «Serve capire quale sia l’alleanza migliore da esprimere. Io credo – ha continuato Bronzetti - che solo le forze più rappresentative del Paese possano ancora risolvere i problemi seri in cui ci troviamo. Credo che i partiti, rispetto ad un certo movimentismo attuale, abbiano ancora le carte in regola per risolvere le situazioni». Per Denise Bronzetti, le forze riformiste devono stare dalla stessa parte insieme, ed insieme alla DC, perché rappresentativi della realtà sammarinese ed ancora capaci di giocare un ruolo importante per il futuro del Paese. «Queste forze politiche, insieme hanno dato gli strumenti in mano alla Magistratura per fare ciò che ha fatto; insieme hanno sistemato i rapporti a livello internazionale; insieme si è ridotta la spesa pubblica. Molte cosa sono state fatte insieme». Evidenziando l’esigenza di un percorso di sviluppo per il Paese, Bronzetti, si è domandata quali e quante forze politiche convergano sui punti cardine capaci di dare una svolta e trovare un accordo. «Sono certa – ha chiuso bronzetti - che a questo tavolo questa condivisione ci possa essere. Chi meglio di chi è a questo tavolo può esprimere queste idee ed il coraggio di fare le scelte e portarle fino in fondo, facendole capire anche ai cittadini?»

Gerardo Giovagnoli, è partito chiarendo che «l’ammucchiata c’è solo quando c’è già una maggioranza e si aggiungono altri pezzi senza mandato popolare. Qui non sarebbe così. Avere una grande coalizione non vuol dire avere tutti dalla stessa parte. Non avendo la DC in questo progetto, però, certamente la grande coalizione non c’è». Dopo aver rilevato che la nostra proposta sui contenuti fatta da SSD non è stata smentita da nessuna forza politica se non dai movimenti, Giovagnoli ha affermato che per il contesto attuale sia comunque meglio sommare le forze, anche con il rischio di avere meno coesione. «La differenza – ha continuato il Capogruppo del PSD - sta nel fatto di essere chiari su quello che si vuol fare ed essere tutti d’accordo sulle cose fondamentali. Adesso, però, dopo il secondo il giro di incontri dobbiamo ricalibrare la nostra posizione». Una frecciatina sul tavolo riformista, Giovagnoli l’ha lanciata a Mancini, dicendo che era stato il PS a chiedere di parlare di alleanze e ad uscire dal tavolo. «Noi non abbiamo negato che la collaborazione con la DC fosse molto importante, ma così si sono invertiti i passaggi. Sarebbe stato diverso avere in un’organizzazione unitaria anche il PS. Avrebbe fatto la differenza dal punto di vista politico, nel panorama della sinistra. Diventare un singolo partito con tutte le forze che si richiamano al riformismo. Di fronte alla frammentazione bisogna lavorare per stare insieme». Sull’attrattività del sistema sammarinese Giovagnoli ha affermato che ci sono stati rallentamenti dovuti alla necessità di adeguare San Marino agli standard internazionali implementando i controlli per evitare l’illegalità. «Abbiamo messo un sacco di correttivi – ha concluso Giovagnoli - e a volte alcune di queste norme hanno complicato anche la situazione. C’è da lavorare per dare risposte a queste esigenze: legalità e snellezza. Bisogna semplificare, diminuire i passaggi e la discrezionalità, insieme ad un inquadramento internazionale che ci riconosca all’interno dello spazio economico europeo».

Questa sera, alle ore 21.00, in piazza Bertoldi, il Segretario Politico del PDCS Marco Gatti, interverrà con il proprio discorso, per concludere la ricca proposta politica della Festa dell’Amicizia e dare linee e spunti per il futuro cammino del PDCS.

Per chi desiderasse vedere l’intero contenuto degli interventi, può visitare la pagina Facebook www.facebook.com/PDCS.SanMarino o il sito www.pdcs.sm dove troverà anche tutte le foto della serata.

Gli ultimi spettacoli, in piazza Bertoldi, saranno alle ore 18.00 con l’orchestra Pietro Galassi, alle 19.30 con i ballerini Mirko e Sandra, e alle ore 21.30 ancora con la musica folk di Pietro Galassi e la sua orchestra.

Agli Orti Masi, dalle 19.00 animazione per i vostri bambini con zucchero filato, palloncini trucca bimbi e il castello gonfiabile e, dalle ore 21.30, i Sound Project che proporranno un tributo ai famosissimi Pink Floyd!!!

Per tutta la durata della Festa, inoltre, troverete stand espositivi, gastronomici e la ruota della fortuna.

Stamattina si è conclusa la 13° Podistica dell’Amicizia, con oltre 200 iscritti, che ha visto la vittoria di Antonio Masareschi. L’appuntamento a tutti i partecipanti è per il prossimo anno.

Questa sera, sul finire della serata, ci sarà l’estrazione dei numeri vincenti della Lotteria dell’Amicizia che, anche quest’anno mette in palio un’auto Fiat 500 1.2 Pop come 1° premio ed altri numerosi premi.

Siete tutti invitati!!

L’ufficio stampa del PDCS

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