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RETE su Adesso.sm: elefanti in una cristalleria

24 mar 2017
RETE su Adesso.sm: elefanti in una cristalleria
Il governo mette il broncio e fa l'offeso perché ad una serata pubblica hanno partecipato i partiti di opposizione e le categorie economiche e sociali. “E' stata una serata contro il governo” dice Adesso.sm, “brutta cosa mettere il cappello alle associazioni di categoria” sostiene in conferenza stampa.

Peccato che alla serata in molti, specialmente le associazioni di categoria, abbiano ribadito di aver accettato l'invito non perché siano contro il governo, ma per esprimere le loro preoccupazioni. Di sicuro parteciperebbero volentieri anche a una serata organizzata dal governo, se venissero invitati. Ma questo governo è un po' strano: non accetta nessun tipo di critica e chi fa domande o porta proposte viene bollato come nemico del paese. In questo modo autoritario, senza confronto, di sicuro è più facile andare per la propria strada.

Per non parlare poi del nostro movimento, accusato per l'ennesima volta di condividere chissà quale linea con la DC.

State pure tranquilli, che i presupposti per coalizioni con la DC non ci sono e mai ci saranno perché in questi anni abbiamo ampiamente dimostrato che la differenza la fanno i contenuti, non i numeri. Tra l'altro anche in questa legislatura continuiamo la nostra opera di contrasto alla DC che, anche dalle fila dell'opposizione, non perde occasione per piazzare i suoi fedelissimi, anche in pieno conflitto di interesse, nelle commissioni più sensibili.

Ma da quando RETE è nata abbiamo sempre detto che valutiamo i contenuti che ci sembrano giusti a prescindere da chi ne parla. E se la DC afferma che l'odierna situazione bancaria la preoccupa, specialmente per l'approccio del governo sta portando avanti, noi non possiamo non condividere. Ciò non toglie che siamo ben consci che il terreno fertile a questa situazione l'abbia creato in tutti questi anni proprio la DC, non certo da sola ma con l'aiuto di tutti quelli che hanno condiviso con lei gli anni di governo: PSD, AP e compagnia bella.

Ma quando si fa politica occorre saper ascoltare tutti, e quindi noi facciamo le nostre valutazioni sui contenuti. Ad esempio il fatto che abbiamo appoggiato il governo su diverse iniziative (presentazione bilancio, progetto di legge su eliminazione raddoppiamento finanziamento ai partiti, procreazione consapevole, cyberbullismo, decreti sanità ecc) non significa che vogliamo entrare nella coalizione Adesso.sm.

Noi ad esempio non siamo d'accordo con la DC quando accusa il governo di immobilismo.

Il governo si sta muovendo eccome. Il problema semmai è che si sta muovendo come un elefante in una cristalleria, senza alcun riguardo per i dubbi sollevati dalle forze politiche, sociali e dai cittadini, senza dare risposte alle richieste di chiarimento, contraddicendosi di continuo, portando avanti le politiche di Antonella Mularoni su territorio e telecomunicazioni, per non parlare poi delle forze politiche che in passato si erano contraddistinte per posizioni di rottura rispetto ai potentati (sia sulle banche, sia sul territorio) in pochi mesi si sono totalmente appiattite a volontà superiori.

Ci fa quindi sorridere (per modo di dire) il commento di Giorgetti di Alleanza Popolare (oggi in Repubblica Futura) quando dice: “voglio vedere in piazza Venturini a braccetto con Ciavatta!”.

A Giorgetti e al suo governo diciamo chiaramente che non ci priveremo mai del diritto di manifestare, di andare in piazza solo perché possono esserci anche persone che non ci piacciono. La piazza non è una discoteca in cui si fa la selezione all'ingresso. Chiunque abbia un motivo per manifestare ha il diritto di farlo e il governo avrebbe il dovere di tutelare questo diritto e di cercare di capire le motivazioni, non di aggredire chi esprime la propria opinione. Quindi Giorgetti e soci farebbero bene a cercare di capire la situazione invece di considerarla una sfida.

E dovrebbe ricordarsi che quello che è stato a braccetto con la DC, è stato il suo partito Alleanza Popolare al governo negli ultimi dieci anni, di cui otto proprio con la DC, e che con la DC è sceso in piazza sì, ma non certo per manifestare.

Ve la ricordate AP che condivide la Reggenza con Gatti mentre la popolazione manifesta con le maschere bianche?

Se si vuole andare in piazza per dire al governo che non ci piace come sta affrontando la situazione bancaria, che non ci piace il fatto che non risponda ai nostri dubbi, che non valuti neanche le nostre proposte, che voglia fare debito estero, che non vogliamo il cogeneratore, che vengano sospese le antenne, noi in piazza ci andiamo eccome se vogliamo, e chiunque voglia partecipare è libero di farlo. Anche Roberto Giorgetti.

comunicato stampa
Movimento RETE

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