Rete. Le leggi "ad babbum"

Rete. Le leggi "ad babbum".

Per chi pensava che, con le ultime norme clientelari, il governo e la maggioranza avessero toccato il fondo c’è una brutta notizia: hanno iniziato a scavare! L’ultima oscenità, in ordine di tempo, è un emendamento che cambia i requisiti fissati dalla Legge per i componenti del CdA dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici. Come tutti sapranno, il 7 novembre di quest’anno il nuovo Governo ha cambiato i vertici dell’AASS. A presiedere l’Azienda strategica, il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha indicato una persona di fiducia, molto di fiducia: il padre dell’attuale Segretario di Stato Federico Pedini Amati. Dal nepotismo al “babbismo”! Dopo averlo nominato il papà, senza aver neppure distrattamente consultato i requisiti previsti dalla Legge, ecco un’amara sorpresa: Pedini senior non ha i requisiti previsti dalla Legge. Una bella leggerezza! Che fare, dunque? Scegliere un altro professionista con i requisiti previsti? Nossignore, si cambia la legge! Ricapitoliamo:
1) Pedini fa nominare suo padre presidente dell’AASS;
2) Pedini si accorge che suo padre non ha i requisiti previsti dalla Legge;
3) Pedini fa cambiare i requisiti previsti dalla Legge.
Informiamo dunque la cittadinanza che il Governo e la maggioranza hanno sdoganato una nuova forma di legge “ad personam”: la legge “ad babbum”! Queste non sono opinioni, sono fatti. Ciascuno è libero di trarre il proprio giudizio.

c.s. RETE

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