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RETE-MDSI: bentornata patrimoniale!

11 apr 2018
RETE-MDSI: bentornata patrimoniale!
È arduo capire come si possa parlare di rilancio del paese quando i cittadini continuano a essere vessati a ogni sospiro. Non bastavano le bollette dell’acqua impazzite, con utenti che lamentano di dover pagare cifre inspiegabilmente elevate (è già da tempo che va avanti la storia della fatturazione AASS), la prossima spada di Damocle è la nuova patrimoniale. Anche questa naturalmente “straordinaria”, così come “straordinaria” era quella della passata legislatura. Entro fino aprile, Celli annuncia il confronto sul decreto ma nel frattempo continua a seminare indizi, come se fosse Pollicino invece che il Segretario alle Finanze. La patrimoniale è prevista dall’art. 49 della legge 147/2017, cioè dalla legge di bilancio. Peccato che quell’articolo sia vuoto, non dica nulla della patrimoniale se non che dovrà essere emanato il decreto entro il 30 aprile e che comprenderà patrimoni mobiliari e immobiliari. Per il resto, nulla è dato sapere. Quindi ancora una volta, esattamente come accadeva in passato, i Consiglieri hanno dovuto esprimersi a scatola chiusa, votando qualcosa di cui non conoscono i contenuti. Di questa patrimoniale si sa solo che colpirà gli immobili (ma in forma leggera dice Celli) e i patrimoni mobiliari e che il governo conta di incassare 15-18 milioni. Sarà interessante poi intrecciare i risultati di questa manovra, annunciata da tanti mesi, con quelli dello scudo fiscale varato a gennaio per far emergere beni e patrimoni detenuti all’estero. Occorre essere chiari: la nostra coalizione non si è mai espressa contro la patrimoniale, a patto che venga usata per colpire gli speculatori (e che vengano esentate prima casa e prima sede lavorativa). Quella sui patrimoni mobiliari poi è un vero terno al lotto: cosa vorranno tassare? I certificati di deposito, i conti correnti, le assicurazioni? Non è dato sapere.
Questa opacità di certo non aiuta la ricostruzione della fiducia della cittadinanza né degli investitori che probabilmente hanno una concezione diversa dell’aggettivo “straordinaria” e che in condizioni di incertezza, non sapendo a quali nuove tasse o imposte dovranno far fronte, sono restii ad effettuare nuovi investimenti.
Invece secondo Celli, anche la minimum tax sarà un provvedimento straordinario ma si dimentica di dire che la legge prevede che questa imposta iniqua - osteggiata dallo stesso Celli per anni dalle fila dell’opposizione - dovrà essere pagata ogni anno fino al 2020. La legge prevede delle percentuali decrescenti, che dovranno comunque essere corrisposte. Altrochè straordinaria!
Ma cosa volete, è sempre un piacere sapere di poter contribuire ai progetti del governo, per pagare qualche nuovo consulente, arredare qualche Segreteria o magari garantire il gettone di presenza a chi vota per svendere i nostri npl, o a chi investe le nostre pensioni in fondi alto rischio.

comunicato stampa
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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