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Rete - Mdsi: a chi fa gola Cassa?

12 apr 2017
Rete - Mdsi: a chi fa gola Cassa?
Apprendiamo dalla stampa i nominativi dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio, designati durante l'Assemblea dei soci di lunedì scorso.
Cinque nomi sono stati indicati dal governo, tra cui il nuovo Presidente Nicola Romito, e due dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Si tratta quindi di sette membri in tutto, di cui sei italiani. Ce l’abbiamo con gli italiani? Assolutamente no. Crediamo però che questo dato abbia un certo peso in Cassa di Risparmio, che non è una banca qualsiasi ma quella che viene definita la “banca dei sammarinesi”. Infatti molta della raccolta interna, cioè dei risparmi dei sammarinesi, si trova in questa banca. Non solo, ma nello Statuto di Cassa di Risparmio è stabilito un importante ruolo di ritorno degli utili sul territorio. Questo significa che il Consiglio di Amministrazione è chiamato a realizzare queste indicazioni, cioè a rispondere delle esigenze locali del nostro territorio. In questo senso ci pare alquanto contraddittorio che il nuovo Consiglio di Amministrazione sia formato per l’86% da persone che per la prima volta entrano a San Marino.
Di quale sia il piano del governo per Cassa di Risparmio, si sa nulla o quasi. Di certo si sa che diversi membri provengono da Monte dei Paschi, e come curriculum non ci pare confortante: queste persone devono infatti occuparsi della ristrutturazione bancaria di Cassa di Risparmio ma provengono dall’esperienza di una banca indicata come sorvegliata speciale del sistema bancario europeo. La banca sammarinese non è sconosciuta al Monte dei Paschi di Siena, dal momento che in passato quest'ultima riforniva Cassa di Risparmio di contanti.
La Banca Centrale Europea ha addirittura indicato Monte dei Paschi come “unica grande banca europea che fallirà in caso di una nuova recessione”, una banca oggetto di un trentennale rapporto malsano con la politica, di numerosi salvataggi coi fondi pubblici, e con in pancia 27 miliardi di NPL, in molti casi pare risultato di favori ad importanti uomini politici (riconducibili a D'Alema e Berlusconi). Non ci sembra un bel biglietto da visita.
Apprendiamo poi dalla stampa che il neoeletto presidente Nicola Romito sarebbe rinviato a giudizio a Salerno, in qualità di ex vicedirettore generale di Monte dei Paschi di Siena. La filiale salernitana dei Monte Paschi sarebbe sotto accusa per usura. Romito risulterebbe anche uno degli ex vertici che la Consob, l’autorità che si occupa di tutelare investitori e risparmiatori, avrebbe sanzionato la scorsa estate per 2,3 milioni di euro in merito al collocamento di alcune obbligazioni senza adeguata informazione ai clienti.
Viene da chiedersi: ma insieme alle nuove nomine non erano state fatte modifiche allo Statuto relative proprio ai requisiti di onorabilità del nuovo Consiglio di Amministrazione?
Evidentemente, visto quello che emerge, tali modifiche non sono così stringenti. Tra i requisiti enunciati, rientra l’impossibilità di ricoprire cariche a chi è rinviato a giudizio per determinati reati finanziari. L’usura dunque non rientra tra questi reati?
Chi ha suggerito questi nomi e che collegamenti hanno tra di loro?
Il governo non ha fatto verifiche sui nomi che gli sono stati imposti da fuori?
Oppure, dal momento che si tratta di informazioni facilmente reperibili, ne era a conoscenza ma ha dovuto fare una forzatura?

Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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