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Rete-MDSI: "Quello che sta accadendo nel nostro paese è difficile da credere"

2 ott 2017
Rete-MDSI
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Quello che sta accadendo nel nostro paese è difficile da credere.
Succede che il Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio approvi il Bilancio con 534 milioni di perdita e la svalutazione presso che totale dei crediti di Delta, e qualche giorno dopo si dimettano 3 dei 7 membri che lo hanno votato.
Succede che venga presentato un Piano Industriale di rilancio di Carisp con tagli pesanti da un presidente, Nicola Romito, che non ha i requisiti di onorabilità perché raggiunto da una richiesta di rinvio a giudizio, che subito dopo si dimetta (avrebbe dovuto farlo a maggio ma “lui” era l'uomo del bilancio!).
Succede che per garantire il numero legale nel Cda di Cassa, venga chiamato un “fedelissimo”, uno di quelli che si fa poche domande e che approvi la spalmatura del debito in 25 anni (con il “famoso” articolo 5 ter), probabilmente senza nemmeno aver letto il bilancio.
Succede che il “fedelissimo”, una volta svolto il suo compitino, si dimetta e torna nei ranghi.
Succede che il Cda di Banca Centrale nomini il nuovo direttore e il giorno stesso si dimettano 4 dei membri che lo hanno eletto. Probabilmente a malapena ne conoscevano il nome.
Succede che un membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, Fabio Zanotti, prima nomini il nuovo direttore Raffaele Capuano, poi presenti le sue dimissioni irrevocabili e venga immediatamente nominato Presidente di Cassa di Risparmio: il controllato che nomina il suo controllore. E tutto avvenga nello stesso giorno.
Succede che un altro membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, l'avv. Silvia Cecchetti, presenti le sue dimissioni irrevocabili salvo poi ritirarle qualche giorno dopo su richiesta del presidente Grais. La maggioranza neanche si curi di mettere in votazione la revoca in Consiglio Grande Generale.
Succede anche che il presidente Banca Centrale Grais non partecipi alla nomina del nuovo direttore e poi si dimetta con decorrenza 31/10 perché non condivide le scelte messe in campo dal Governo.
Succede poi che un Segretario di stato, Guerrino Zanotti, alla legittima richiesta dei risparmiatori Asset di riavere i propri soldi risponda:“ Ma scusate, voi non vi siete premuniti! Non avete aperto altri conti?”. Quindi cosa dobbiamo pensare, che Segretari e Consiglieri con il conto in Asset abbiano spostato i propri conti prima del blocco dei pagamenti? Non lo sapremo mai, perché alla nostra interpellanza su questo tema non ci è stata data risposta.
Succede che nell’ultimo Consiglio Grande e Generale assistiamo al pollice verso di Roberto Giorgetti di AP (oggi Rep. Futura) il nuovo “domatore di conigli” (come era stato soprannominato il democristiano Luigi Mazza), che indichi ai suoi colleghi di maggioranza come bisogna votare in Aula, il tutto nel silenzio assordante delle istituzioni.
Come conseguenza vengono bocciati i nostri ordini del giorno in cui chiedevamo, tra le altre cose, di inserire un membro dell'opposizione nel CCR -Comitato Credito e Risparmio di Banca Centrale (così come promesso dal governo in campagna elettorale) e, soprattutto, di avere lo storico delle posizioni dei grandi debitori da marzo 2016 fino ad oggi. A cosa serve? A sapere come sono mutate nel tempo le posizioni di molte persone che si sono approfittate del nostro paese, lasciando grandi buchi nelle banche.
Accogliamo favorevolmente l’attivazione odierna della Centrale Rischi - la nostra coalizione la chiede da oltre un anno ma i governi succeduti ne hanno osteggiato e rinviato la messa in funzione - ma se le posizioni dei grandi debitori e, soprattutto di quelli insolventi non vengono chiarite, allora significa che questo governo come quello precedente ha ancora molto da nascondere. Perché la Centrale Rischi è molto importante per evitare che si producano altri NPL, ma è altrettanto importante identificare le persone che si sono arricchite alle nostre spalle, con la compiacenza di gran parte della politica, per recuperare le cifre sottratte a tutti noi. Addirittura pare che Banca Centrale abbia comprato, per un importo di qualche decina di milioni di euro, un titolo messo a garanzia da uno dei grandi debitori, utilizzando nientemeno che i soldi di Fondiss. Per confermare questa notizia, ancora mai smentita, abbiamo depositato un'interpellanza a cui però il Segretario Celli non ha ancora risposto. Tanto per cambiare.


Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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