Questo governo non ne azzecca una: anziché risolvere i problemi ne crea altri. Venerdì in occasione dell’incontro con le opposizioni, il governo non solo non ha chiarito i propri intenti, ma ha confermato la non volontà di palesare quale sia il disegno sul sistema bancario e finanziario. Eppure la situazione imporrebbe dei chiarimenti.
Banche che saltano, decine di milioni di fondi pensione, posti di lavoro e risparmi dei cittadini messi inutilmente a rischio. Era evitabile tutto questo?
Secondo noi si, dal momento che molte preoccupazioni erano già state poste all’attenzione del governo che, anziché intervenire, continua a dare carta bianca ai vertici di Banca Centrale e ai loro mandanti e continua a muoversi in maniera impropria.
Prendiamo ad esempio la situazione di Cassa di Risparmio (Cassa). Anziché attendere la naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione (CdA), prevista per la fine di aprile, come da noi proposto anche per non incorrere nelle difficoltà di stesura e approvazione del bilancio, il governo ha preferito forzare i tempi. Viste le tempistiche ristrette infatti, era prevedibile che non ci sarebbero state le condizioni ideali per un sereno passaggio di consegne e una corretta valutazione della situazione aziendale.
Non solo: nonostante le dimissioni di Romito, egli ancora tira la fila all’interno del CdA e presenzia, non si sa a che titolo, alle riunioni. Sul sito internet di Cassa Romito risulta ancora Presidente.
Tale presenza è ancora più inopportuna alla luce delle dichiarazioni di Adesso.sm che, all’indomani della notizia del rinvio a giudizio di Romito, ha rimarcato il principio per cui:
“Il Consigliere che, a qualsiasi titolo, sia rinviato a giudizio in procedimento penale sia in territorio che all’estero, per reati contro il patrimonio, viene automaticamente sospeso dall’esercizio delle funzioni sino alla definizione del processo penale in corso”:
Sarà dunque Romito, nonostante il rinvio a giudizio, a presentare il bilancio 2016 all’ assemblea dei soci?
Il fatto poi che egli abbia ricoperto un ruolo di primo piano in Monte dei Paschi di Siena (MPS), secondo noi non è una garanzia di successo per Cassa: semmai il contrario, visti i risultati della gestione MPS.
Degli altri membri scelti dal governo per il nuovo CdA, non siamo a conoscenza di particolari esperienze positive in ristrutturazioni bancarie. Abbiamo chiesto lumi al governo, dal momento che non sono stati resi pubblici i loro curriculum, visto che la missione principali era quella della ristrutturazione di Cassa. Se non sarà il nuovo CdA ad occuparsene, questo compito verrà delegato? E a chi? Questo comporterà maggiori spese per il nostro Stato?
Le altre criticità riguardano Asset e anche qui molti problemi si sarebbero dovuti prevenire.
Con un commissariamento che i vertici di Banca Centrale si ostinano a non motivare e che, anziché colpire le responsabilità degli organi di gestione, ha colpito l’intero istituto, era prevedibile la corsa agli sportelli e la fuoriuscita di liquidità dalla banca. Da tempo abbiamo segnalato questo rischio, che avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza della banca stessa, con serie ripercussioni su posti di lavoro, risparmi dei cittadini e i fondi pensioni presenti in quella banca.
Nonostante i nostri appelli, il governo ha fatto orecchie da mercante e, anziché intervenire per tempo, ha permesso che la situazione si palesasse ad oggi in tutta la sua emergenza.
Questa è la conseguenza di una gestione poco accurata oppure l’obiettivo di un disegno che travalica i nostri confini?
Il governo risponde per slogan: “I fondi pensioni saranno garantiti … i posti di lavoro saranno tutelati”, ma questi tentativi di sedare l’opinione pubblica non rispondono alle reali preoccupazioni sul destino dei 30 milioni dei fondi pensione, dei 70 posti di lavoro e dei risparmi di una vita dei sammarinesi nelle banche.
Comunicato stampa
Rete
MdSI
Banche che saltano, decine di milioni di fondi pensione, posti di lavoro e risparmi dei cittadini messi inutilmente a rischio. Era evitabile tutto questo?
Secondo noi si, dal momento che molte preoccupazioni erano già state poste all’attenzione del governo che, anziché intervenire, continua a dare carta bianca ai vertici di Banca Centrale e ai loro mandanti e continua a muoversi in maniera impropria.
Prendiamo ad esempio la situazione di Cassa di Risparmio (Cassa). Anziché attendere la naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione (CdA), prevista per la fine di aprile, come da noi proposto anche per non incorrere nelle difficoltà di stesura e approvazione del bilancio, il governo ha preferito forzare i tempi. Viste le tempistiche ristrette infatti, era prevedibile che non ci sarebbero state le condizioni ideali per un sereno passaggio di consegne e una corretta valutazione della situazione aziendale.
Non solo: nonostante le dimissioni di Romito, egli ancora tira la fila all’interno del CdA e presenzia, non si sa a che titolo, alle riunioni. Sul sito internet di Cassa Romito risulta ancora Presidente.
Tale presenza è ancora più inopportuna alla luce delle dichiarazioni di Adesso.sm che, all’indomani della notizia del rinvio a giudizio di Romito, ha rimarcato il principio per cui:
“Il Consigliere che, a qualsiasi titolo, sia rinviato a giudizio in procedimento penale sia in territorio che all’estero, per reati contro il patrimonio, viene automaticamente sospeso dall’esercizio delle funzioni sino alla definizione del processo penale in corso”:
Sarà dunque Romito, nonostante il rinvio a giudizio, a presentare il bilancio 2016 all’ assemblea dei soci?
Il fatto poi che egli abbia ricoperto un ruolo di primo piano in Monte dei Paschi di Siena (MPS), secondo noi non è una garanzia di successo per Cassa: semmai il contrario, visti i risultati della gestione MPS.
Degli altri membri scelti dal governo per il nuovo CdA, non siamo a conoscenza di particolari esperienze positive in ristrutturazioni bancarie. Abbiamo chiesto lumi al governo, dal momento che non sono stati resi pubblici i loro curriculum, visto che la missione principali era quella della ristrutturazione di Cassa. Se non sarà il nuovo CdA ad occuparsene, questo compito verrà delegato? E a chi? Questo comporterà maggiori spese per il nostro Stato?
Le altre criticità riguardano Asset e anche qui molti problemi si sarebbero dovuti prevenire.
Con un commissariamento che i vertici di Banca Centrale si ostinano a non motivare e che, anziché colpire le responsabilità degli organi di gestione, ha colpito l’intero istituto, era prevedibile la corsa agli sportelli e la fuoriuscita di liquidità dalla banca. Da tempo abbiamo segnalato questo rischio, che avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza della banca stessa, con serie ripercussioni su posti di lavoro, risparmi dei cittadini e i fondi pensioni presenti in quella banca.
Nonostante i nostri appelli, il governo ha fatto orecchie da mercante e, anziché intervenire per tempo, ha permesso che la situazione si palesasse ad oggi in tutta la sua emergenza.
Questa è la conseguenza di una gestione poco accurata oppure l’obiettivo di un disegno che travalica i nostri confini?
Il governo risponde per slogan: “I fondi pensioni saranno garantiti … i posti di lavoro saranno tutelati”, ma questi tentativi di sedare l’opinione pubblica non rispondono alle reali preoccupazioni sul destino dei 30 milioni dei fondi pensione, dei 70 posti di lavoro e dei risparmi di una vita dei sammarinesi nelle banche.
Comunicato stampa
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