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Rete: referendum sconfitto annunciato istituzionale

27 feb 2020
Rete: referendum sconfitto annunciato istituzionale

Nel pugilato esiste la figura del journeyman, lo sconfitto annunciato. Il journeyman non sale sul ring per vincere: non ne ha le qualità e non ne ha nemmeno la voglia. Il suo mestiere è solo quello di far scivolar via la serata, senza far danni, nell’attesa del match di cartello. Il quesito referendario depositato da Fabrizio Perotto di Repubblica Futura è una sorta di journeyman istituzionale. Se un pugile sconfitto viene pagato dagli sponsor, però, le ingenti risorse per lo studio, l’analisi e – nel caso – l’attuazione del referendum sono prese dalle tasche del cittadino. Qual è il senso di proporre all’analisi dell’elettorato la prima azione della Maggioranza di Governo, quando poco più di due mesi or sono lo stesso elettorato ha deciso di premiare tale parte politica con 44 seggi su 60? Esiste una maniera più subdola del mantenere questa sfiducia nell’elettore per insultare un intero Paese?? RETE è stata parte attiva di molti referendum nei propri otto anni di attività politica, ma sempre con la volontà di vincere, nell’interesse della cittadinanza, mai piegando un così nobile istituto giuridico a ingannevoli artifizi. La mossa di RF non è per niente raffinata, né astuta: è una mera scappatoia per prendere tempo, per impedire che la Giustizia torni a funzionare. Sulla Giustizia Sammarinese, però, non ci sarà buio in eterno, perché il sole torna sempre, prima o poi. Ed i primi a volere questa nuova alba, sono stati proprio i cittadini, lo scorso 8 dicembre.

Movimento RETE


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