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Rete: "si è preparato il terreno per l'indebitamento estero"

27 feb 2017
Rete: "si è preparato il terreno per l'indebitamento estero"
Con un ordine del giorno votato dalla maggioranza nell'ultimo consiglio, si è preparato il terreno per l'indebitamento estero di San Marino.
Dal momento che nessuno concede somme in prestito senza chiedere in cambio una contropartita, consideriamo che l'ipotesi di indebitare il paese attraverso finanziamenti esteri costituisca un grave attacco alla sovranità della nostra Repubblica.
Significherebbe mettere il nostro Stato nelle condizioni di far decidere ad altri le politiche finanziarie che dovremo attuare nei prossimi anni: questo va scongiurato.
In mancanza di maggiori dettagli, la maggioranza ha votato unicamente sulla fiducia di un segretario alle finanze che afferma che risolverà i problemi. Tuttavia di alternative, come sempre, ne esistono diverse...basterebbe solo prenderle in considerazione.
Proprio sulla base delle dichiarazioni del Segretario alle Finanze Celli, che si è dato l'obiettivo di raggiungere entro il 2019 un bilanciamento strutturale tra entrate e uscite dello Stato, il Movimento RETE ha presentato un ordine del giorno alternativo a quello della maggioranza, per fronteggiare la necessità di liquidità temporanea del bilancio dello Stato con misure che non prevedano il ricorso ad aperture di credito esterne al sistema sammarinese.
Se infatti il governo è convinto di riuscire a rispettare l'impegno di mettere in pari il bilancio pubblico nel 2019 attraverso i propri interventi e riforme - che ci auguriamo vadano a colpire sprechi, privilegi e burocrazia obsoleta, migliorando la gestione esistente - logica vuole che l'obiettivo debba essere quello di fronteggiare la crisi di liquidità da qui al 2019, cioè nei prossimi due anni.
Per fare questo non è necessario attivare finanziamenti con organismi sovranazionali o privati esterni alla Repubblica, col rischio di farci imporre da fuori le politiche finanziarie del paese dei prossimi anni come accaduto con altri Stati che hanno deciso di ricorrere al debito estero. Sarebbe un errore che pagheremmo per molti anni a venire!
Per fronteggiare la crisi di liquidità di qui al 2019 si possono percorrere strade diverse dal debito estero: esistono infatti banche sammarinesi che oltre ad avere una liquidità, sono di proprietà dell' Ecc.ma Camera. Si apre quindi l'opportunità di aprire dei finanziamenti da restituire nel corso degli anni, con un ente di proprietà dello Stato.
Nel nostro ordine del giorno chiediamo quindi, tra le altre cose, di “concordare con Cassa di Risparmio, alla luce della partecipazione rilevante nella proprietà da parte dell’Ecc.ma Camera, misure di finanziamento che non prevedano il riconoscimento di interessi ma unicamente il rimborso decennale del prestito.”
Ricordiamo come l'opzione di accedere a finanziamenti esteri proposta dal governo Adesso.sm, sia diametralmente opposta a ciò che sostenevano Civico 10 e Sinistra Unita (oggi al governo) quando nel 2012 si erano presentati alle elezioni affermando che
“il nostro paese è troppo piccolo per rischiare la propria sovranità ricorrendo a massicci finanziamenti esteri del suo debito pubblico, che metterebbero lo stato nelle mani dei suoi creditori”.
Ovviamente siamo d'accordo con questa posizione, che però vediamo radicalmente cambiata una volta raggiunto il governo.
Ci batteremo con tutte le forze affinché il governo riveda le proprie posizioni ed eviti pericolosi finanziamenti esteri capaci di minare l'autonomia decisionale del nostro paese, a favore di più sostenibili finanziamenti interni alla Repubblica.

Movimento RETE

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