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Rete sta facendo molto peggio di chi ha sempre attaccato. E non solo nella sanità

7 ott 2021
Rete sta facendo molto peggio di chi ha sempre attaccato. E non solo nella sanità

IN ATTESA DEI FATTI In attesa della conclusione del Conto Mazzini, fortissimamente depotenziato dopo la sentenza del Collegio Garante nominato interamente da questa maggioranza con un blitz di inizio legislatura e dopo la relazione del Dirigente Canzio che chiede espressamente di seguire tale giudizio giurisprudenziale, in attesa di conoscere le risultanze del Caso Titoli, del Caso Tavolucci o delle azioni di responsabilità dei manager bancari di cui non parla più nessuno, aspettiamo i “fatti” di Rete sul recupero delle risorse di chi ha creato i buchi nelle banche, cosa che e’ avvenuta nel 2019 per circa 60 milioni come scritto chiaramente nella relazione della commissione d’inchiesta (questi sono i fatti). In attesa della presa di distanze da parte di Rete nei confronti di esponenti di maggioranza che facevano accordi con l’ing. Grandoni, un tempo nemico giurato di Zeppa e compagni, in attesa di conoscere chi sia il Segretario di Stato che incontra Gabriele Gatti in ufficio come denunciato da Ciavatta in aula consigliare, in attesa di conoscere il destino dei nostri concittadini dal 15 Ottobre in poi per la questione Green Pass, in attesa di conoscere il testo della riforma delle pensioni (i fatti, appunto), in attesa di capire perché il movimento che si è sempre battuto contro la politica clientelare una volta al governo sta facendo molto peggio di chi ha sempre accusato... In attesa di una risposta a tutti questi fatti rispondiamo al Partito di Roberto Ciavatta sulla situazione della sanità.
SULL’ISS CONTINUEREMO A DENUNCIARE E PROPORRE Libera ascoltando le continue segnalazioni dei nostri concittadini proseguirà la sua opera di denuncia e di proposta sull’Iss. Si continua a lavorare nell’emergenza senza una programmazione, una visione. Sul nuovo ospedale abbiamo sempre sostenuto che manca completamente il contenuto, c’è solo il contenitore. Noi crediamo si debba lavorare per una medicina sempre più sul territorio, ripartendo dal ruolo del medico di famiglia, valorizzando quindi la medicina di base, che invece e’ stata azzerata specialmente in questi ultimi anni. E’ inaccettabile che non si riesca ad arrivare a parlare con il proprio medico nel proprio centro sanitario. Questi non sono slogan ma fatti reali che accadono quotidianamente. Se la Segreteria alla Sanità vorrà metterci mano, Libera e’ disponibile e lo ha detto in più occasioni, a dare il suo contributo. Anzi, già che c’è Rete poteva anche rispondere al nostro invito a scrivere assieme la nuova legge sull’aborto. Restiamo (pure in questo caso) in attesa, ma non troppo però perché il referendum parla chiaro.
BENE IL DIETROFRONT SULLA SUSSIDIARIETÀ Ci fa invece molto piacere che si sia fatto dietrofront sul progetto di geriatria domiciliare che, a nostro avviso, apriva un varco rischioso alla sussidiarietà in ambito sanitario. Noi pensiamo che l’ospedale debba rimanere pubblico, che l’universalità delle prestazioni debba rimanere un valore per il nostro sistema, prevedendo che tutti possano accedere ai servizi, non solo chi più ha. Una volta condiviso questo schema valoriare, possiamo confrontarci su tutto e compiere delle scelte che però devono trovare la massima condivisione e la totale trasparenza perché estremamente delicate per la nostra comunità.
RICOSTRUIRE LA SANITÀ Vogliamo ricostruire la nostra sanità simile a quella fondata e costruita dai nostri bisnonni tanti anni fa. Una sanità che merita di più e non legata alle battaglie politiche tutte interne alla maggioranza. Una Sanità con la “S” maiuscola, libera, gratuita, sicura, celere, aggiornata negli studi e nelle strumentazioni, efficace nelle cure e nelle visite dei medici base. Una Sanità in cui i medici non aspettino solo una via di fuga verso altri lidi. Una Sanità in cui gli operatori siano in numero giusto nei pressi del letto dell’utente ammalato e non obbligati per carenze o errori di gestione a saltare da un reparto all’altro. Una sanità non legata da accordi poco trasparenti con la parte privata che se investe é per guadagnare. Visione e azione, sono entrambi importanti: fare giusto per rivendicare senza avere chiari gli obiettivi e’ molto pericoloso e può diventare controproducente.
Cs Libera




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