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Rete su "favori" ricevuti da Bac

10 ago 2019
Rete su "favori" ricevuti da Bac

Innanzi alla richiesta di chiarimenti, rivolta ieri ai politici da parte dei vertici CSdL, noi certo non ci tiriamo indietro. Se fino ad oggi il nostro movimento non aveva scritto una sola riga circa le dichiarazioni rilasciate da Ambrogio Rossini, secondo cui l’80% dei Consiglieri ha avuto “favori” e crediti dalla sua banca (BAC), è perché noi siamo nel restante 20% e non ci va di dare avallo a simili sparate. I consiglieri di RETE non hanno mai ricevuto prestiti “di favore”. Bene hanno fatto i rappresentanti CSdL a richiedere dichiarazioni da parte dei gruppi politici e bene farebbero gli altri partiti, se ne hanno la possibilità, a favorirle. Rileviamo contestualmente che il patron di BAC, invece di fornire un chiarimento circa il famoso “prestito Siri”, giunge a riconoscere come qualcosa di oscuro vi sia, ma anche che fosse prassi da adottare con le persone “stimabili” (!). Gli NPL generati dalle banche sammarinesi, da alcune in particolare, sono una ferita troppo fresca e troppo gravosa perché gli sia permesso di scrollarsene di dosso le responsabilità e - addirittura - di scherzarci sopra! Marino Grandoni ci definisce un gruppo politico “ostile”. Con Ambrogio Rossini - che emerge essere finanziatore di partiti attualmente in Consiglio - ci siamo incontrati in una sola occasione, convocati dallo stesso presso Anis per discutere su alcune nostre posizioni estremamente critiche sulla gestione del "gioiellino di famiglia": la cartiera a Gualdicciolo. In quell’occasione, in cui la famiglia Rossini si è presentata con uno stuolo di avvocati, a un certo punto abbiamo iniziato a discutere della patrimoniale che di lì a poco sarebbe stata promulgata da questo governo. Ebbene, tutti noi presenti (avvocati di Rossini compresi) siamo scoppiati in una fragorosa risata quando Ambrogio Rossini ha affermato, con volto serio, che i soldi li saremmo dovuti andare a prendere da chi ne possedeva, non certo da lui! Ora anche noi facciamo due ipotesi, come due ne ha fatte la CSdL: nel primo caso alcuni soggetti (fisici o giuridici) non si rendono conto di quanto l’influenza esercitata in lunghi decenni su politica e mondo economico abbia fatto di essi dei soggetti privilegiati che dovrebbero guardarsi bene dal lamentarsi e anzi avrebbero il preciso dovere di contribuire in modo molto più massiccio di noi cittadini comuni alla soluzione di una crisi catastrofica che forse loro hanno contribuito ad aggravare. Nel secondo caso, invece, ne sono ben coscienti ma non gliene frega niente, e pretendono pure di continuare a prendere per i fondelli la gente, come se tutti fossimo sordi, ciechi e pure un po’ scemi. In entrambe le ipotesi siamo esterrefatti e sarà nostra premura ristabilire un clima di regole chiare affinché tutti siano uguali di fronte alla legge e di fronte alla giustizia. Siamo sicuri che la cittadinanza è con noi in questa volontà di chiarezza. Noi non abbiamo scheletri e non verremo meno al nostro mandato.

Movimento RETE


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