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Rete su Savorelli e i rapporti con Adesso.sm

16 nov 2020
Rete su Savorelli e i rapporti con Adesso.sm

“Racconta una bugia mille volte e questa diverrà verità”. Un vecchio adagio che riassume alla perfezione le tante posizioni dell’allora maggioranza di Adesso.sm sulla narrazione della favola della cacciata di Savorelli da Banca Centrale. La verità è tutt’altra. Se da un lato è vero che Savorelli fu allontanato da BCSM anche con il supporto di quella maggioranza - solo in seguito all’incresciosa vicenda del dito medio al meeting di Rimini - dall’altro furono i medesimi protagonisti politici a designare Roberto Moretti e Raffaele Mazzeo, in perfetta continuità del disegno confuortiano di occupazione di Banca Centrale. Dalla relazione della Commissione d’Inchiesta emerge come Moretti - che prima d’essere nominato in Banca Centrale era membro del CdA di Cassa di Risparmio di San Marino secondo la regola di Adesso.Sm per cui i soggetti precedentemente controllati divenivano poi controllori - abbia cercato in tutti i modi di favorire la vendita di Banca CIS ad Ali Turki, ignorando tutta una serie di segnalazioni provenienti dall’antiriciclaggio. Come non ricordare, poi, l’apertura contro legge di un conto corrente presso Banca Centrale dove, negli intendimenti della cricca grandoniana, sarebbero dovuti transitare i fondi per l’acquisto di Banca CIS, appositamente creato per bypassare i canali di Banca d’Italia? Gli stessi Moretti e Mazzeo ammisero la violazione in questione durante una sessione della Commissione Finanze. “Le leggi vanno interpretate” così affermarono con una leggerezza disarmante. Che dire poi dell’allontanamento dalla vigilanza di Ugo Granata, mesi dopo i fatti, così ben descritto nell’ordinanza Morsiani? La verità è una sola: la cacciata di Savorelli non fu uno spartiacque come Libera (ovvero Civico10 e SSD) vuole far credere, ma fu solamente la fine di una fase (il caso titoli) propedeutica alla vendita di Banca CIS. Sarebbe da riportare alla memoria l’ascesa di Wafik Grais ai vertici di Banca Centrale, ma questa è un’altra storia sulla quale torneremo.

Movimento RETE


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