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Revoca rimborsi monofase, Governo: "L’unico obiettivo è la tutela dei posti di lavoro e delle entrate dello Stato"

26 gen 2017
Congresso di Stato
Congresso di Stato
Nel pomeriggio di martedì 24 gennaio u.s. una delegazione del Congresso di Stato, composta dal Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio e il Segretario di Stato per l’Industria e il Lavoro, ha promosso un incontro con tutti i gruppi consiliari per informarli di alcune situazioni legate all’applicazione dell’articolo 9) del Decreto Delegato 27 febbraio 2015 n. 24 “Disposizioni in materia di revoca dei rimborsi dell’imposta sulle importazioni”.
Tale disposizione normativa, approvata nel corso della precedente legislatura, stabilisce che gli operatori economici che alla data di entrata in vigore del decreto delegato in oggetto hanno già presentato azione dinanzi all’Autorità Giudiziaria contro i provvedimenti di revoca dei rimborsi adottati dall’Ufficio Tributario, possono richiedere il riesame della pratica di fronte alla Commissione per la verifica del diritto al rimborso.
Tale Commissione può confermare la revoca del rimborso, annullare anche solo parzialmente il provvedimento di disconoscimento del rimborso oppure può valutare la possibilità di definire la pendenza con l’operatore economico mediante transazione, la cui efficacia è subordinata al rilascio di apposita autorizzazione da parte del Congresso di Stato.
E’ una disposizione normativa, pertanto, che disciplina alcuni casi specifici e limitati – al momento le pratiche oggetto di riesame della Commissione sono 8 -, che andranno verso naturale esaurimento, lasciando spazio all’applicazione del nuovo regime regolamentare introdotto dal medesimo Decreto Delegato n. 24/2015.
Si nota che, purtroppo, nonostante la volontà del Congresso di Stato di informare tutti su un tema delicato che riguarda il posto di lavoro di diverse persone, c’è chi proprio non riesce a evitare di cercare la polemica spicciola, adombrando chissà quali intenzioni nascoste.
L’unico obiettivo che si intende raggiungere è la tutela dei posti di lavoro e delle entrate dello Stato.
Si ricorda che si tratta di casi in cui la monofase è già stata pagata. Non c’è alcuna evasione di monofase, questo va detto a caratteri cubitali.
Il problema sorge quando le imprese sammarinesi, che hanno pagato la monofase, esportano verso imprese che, per varie ragioni, non si comportano bene nel loro Paese, ad esempio non versando l’IVA.
In questi casi l’Ufficio Tributario, che a norma di legge concede i rimborsi della monofase a chi esporta, li revoca se appunto l’esportazione non è avvenuta in modo corretto.
Infatti, l’articolo 9) del Decreto Delegato n. 24/2015 consente alla Commissione preposta di definire la pendenza con l’operatore economico mediante una transazione che consente di tutelare lo Stato senza pregiudicare totalmente la vita dell’operatore economico.

Proprio per questo, nei giorni scorsi alla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio è stata sottoposta informalmente la prima ipotesi di accordo transattivo e, in considerazione della delicatezza della materia, si è ritenuto opportuno darne adeguata comunicazione ai gruppi consiliari. Certamente non per scaricare su altri la responsabilità di una decisione che compete esclusivamente al Congresso di Stato, ma per fornire il giusto livello di informazioni rispetto a una problematica esistente, che coinvolge in primo luogo lo Stato ma anche, aspetto da non sottovalutare, il destino di diversi lavoratori.
Si prende atto che Democrazia in Movimento non abbia apprezzato quella che voleva essere semplicemente una dimostrazione di buonsenso e di ragionevolezza e che invece è stata utilizzata per dare corpo all’ennesima strumentalizzazione di carattere politico. Pazienza.
Si precisa soltanto che attualmente il Congresso di Stato non ha assunto alcuna decisione definitiva rispetto all’accordo transattivo in questione.

Nei prossimi giorni Governo e maggioranza si confronteranno per addivenire alla scelta che più di ogni altra tenga conto dell’interesse generale della comunità sammarinese, ripudiando ogni forma di demagogia e qualunquismo.

A stretto giro di posta, infine, il Congresso di Stato avvierà il confronto politico sulla legge di iniziativa popolare relativa al recupero dei crediti monofase, attraverso la quale si intende delineare una soluzione strutturale a problematiche ormai annose che danneggiano in profondità lo Stato.

Comunicato stampa
Congresso di Stato

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