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Ricorso alla maternità surrogata: Pdcs riproporrà OdG per divieto di sanzioni

27 gen 2017
Pdcs
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La sentenza della Corte Europea per i Diritti Umani, pur non esplicitando tutto sui limiti di liceità della maternità surrogata, individua alcuni criteri fondamentali sui quali confrontarsi anche in merito al valore della genitorialità e ad una possibile normativa riguardante la fecondazione assistita.

«Tenuto conto dell'assenza di qualsiasi legame biologico tra il bambino e i ricorrenti - dichiara la Grande Camera - e la breve durata della loro (i ricorrenti alla maternità surrogata) relazione con il bambino, e l'incertezza dei legami tra loro dal punto di vista giuridico, e nonostante l'esistenza di un progetto parentale e la qualità dei vincoli emotivi, la Corte ha ritenuto che non esisteva una vita familiare tra i ricorrenti e il bambino».

Un pronunciamento di notevole rilievo - perché sentenza definitiva che fa giurisprudenza a livello internazionale – che, innanzitutto, stabilisce un limite al turismo procreativo, secondo il quale una coppia che ha avuto un bambino all’estero mediante la maternità surrogata tornava in patria con la quasi automatica certezza del riconoscimento del bambino nato come proprio figlio.

Al contrario, la sentenza riconosce la necessità di condizioni minime per stabilire quando sussista un legame familiare, identificate nella presenza di un legame biologico e nella conformità alla legislazione internazionale sull’adozione. Criteri che confermano la posizione del PDCS contro la maternità surrogata.

A questo proposito, il Partito Democratico Cristiano Sammarinese riproporrà nelle prossime sedute del Consiglio Grande e Generale l’Ordine del Giorno già presentato nella scorsa legislatura, per promuovere una legge che vieti e sanzioni chi ricorre alla pratica della maternità surrogata.

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