Un anno fa, esattamente il 21 maggio 2015, il PSD aveva organizzato ad Acquaviva una serata dal titolo: “Il futuro che vogliamo” sul tema della corretta gestione dei rifiuti, alla presenza dei Segretari Antonella Mularoni e Teodoro Lonfernini e dell’ing. Giuliana Barulli dell’AASS. In quella occasione fu ufficializzato che la ditta piemontese Esper aveva avuto l’incarico di elaborare uno studio mirato all’estensione sull’intero territorio della raccolta differenziata con il sistema “porta a porta”. Fa bene il signor Alessandro Paoloni, dell’Osservatorio Rifiuti, a ricordare in questi giorni che il progetto dovrebbe essere tutto effettivo entro il 2016. La Segreteria al Territorio ha recentemente comunicato che il “porta a porta” ad Acquaviva partirà il 20 giugno, mentre il bando per appaltare il servizio a Faetano, Montegiardino e nel territorio del Castello di San Marino Città sarà pronto entro l’anno corrente. Gli altri Castelli più grandi, Serravalle, Domagnano e Borgo, dovranno attendere il 2017, o forse il 2018... Il PSD è impegnato da anni per un cambiamento nella gestione dei rifiuti, ricordiamo il workshop del 5 giugno 2013 dal quale è scaturito il documento “Per una strategia innovativa nella gestione dei rifiuti. Verso una Repubblica a rifiuti zero” , approvato all’unanimità nel Congresso del partito del settembre 2013. Il ritardo nell’estensione del “porta a porta” in tutto il territorio, dopo gli impegni presi anche a livello internazionale con la sottoscrizione della Carta di Milano a Expo 2015 e il documento COP 21 a Parigi, è per il PSD motivo di grande insoddisfazione. La differenziata oggi è ferma a circa il 30% e il conferimento dei rifiuti è per lo più indirizzato verso il termovalorizzatore di Raibano. Di chi siano le responsabilità di questi ritardi non è stato definito, ma sicuramente hanno un costo per tutta la comunità. Senza considerare, poi, le proteste che arrivano da oltreconfine dagli abitanti del comune di Coriano, che non gradiscono affatto di dover subire le conseguenze sulla loro salute delle emissioni sviluppate dalla combustione dei rifiuti sammarinesi. Nel comune di Formia, con 38.264 abitanti su 73,52 Kmq, in 6 mesi lo scorso anno hanno applicato il “porta a porta” su tutto il territorio. Il PSD chiede alle Segreterie competenti e ai servizi preposti il massimo impegno per raggiungere l’obiettivo di un paese a rifiuti zero entro il 2020, mettendo in pratica i processi per la diminuzione progressiva dei rifiuti, fino a dover smaltire solo il residuo, dopo aver applicato la riduzione, il riuso, il recupero e il riciclaggio dei materiali. Tutto ciò porterà nuovi posti di lavoro, nuove tipologie di impresa, risparmio per lo stato e tariffazioni puntuali per gli utenti.
L’Ufficio stampa del PSD
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