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Rimini in Bianco e nero

5 giu 2017
Rimini in Bianco e nero
Scatti d’autore, ma con l’anima. Perché si scatta con la mente e l’occhio, mai per meccanica. La fotografia è una magia. E’ un mistero che avviene in tre: soggetto, artista e oggetto.
La fotografa internazionale Rosangela Betti - è stata pubblicata su varie riviste e giornali quali Repubblica, il Corriere della Sera, l’Unità, Progresso Fotografico, il Fotografo, Photo, Foto Pratica, Reflex, Zoom, Life Photographers, l’Espresso, Capital, GQ, NU e Life People; hanno scritto e parlato di lei Italo Zannier, Denis Curti e Giampiero Mughini - torna a esporre a Rimini. Dal 10 giugno (inaugurazione alle 18) al 15 luglio lo “Spazio Ruggiero Cornici” (Piazzetta San Bernardino, 5) ospiterà “c… Rimini in Bianco e nero”, una decina di scatti degli anni Ottanta che raccontano la spiaggia e la vita notturna della Riviera. Un viaggio nel tempo, rigorosamente in bianco e nero, “fermato” nelle pellicole e sviluppato nella camera oscura dell’artista: attimi che raccontano, tra silenzi e “mossi” controllati, i visi e i look delle persone che popolavano la città di Fellini.
“Per me la chambre noir è l’apoteosi dello scatto analogico – racconta Rosangela Betti -. Mi viene da dire che quello che vede la macchina fotografica il tuo occhio non lo vede. Rimani sempre meravigliato e folgorato. Consiglierei a tutti i giovani di uscire da questo vivere virtuale: entrate in una chambre noir. Gli acidi e le immagini che appaiono pian piano su un foglio bianco, ti mandano in estasi meglio di ogni cosa”.
Il giorno e la notte quindi, lì dove il sorgere del sole si affaccia sul mondo della spiaggia, quella miriade di minuscoli frammenti di vita balneare; lì dove la notte entra nelle discoteche, il divertimento si fa trasgressivo, la penombra ambigua dei privée e delle piscine racconta, la ricerca di un mondo della felicità artificiale, da inseguire e coltivare, preziosamente, ad ogni costo.
Tutta Rimini che mostra il suo lato più intenso, oltre il frastuono che distrae e non fa vedere il suo cuore. La fotografia, per Rosangela Betti, se vogliamo, è proprio questo: immagini che parlano senza parole. Momenti riminesi congelati nella purezza del bianco e nero che non ti costringe alla sovraesposizione del colore ma ti riporta al cuore dell’istante catturato. Un’avventura fotografica di scatti a pellicola, per riportarci all’esperienza della fotografia che non grida ma si tocca.
Ingresso gratuito.

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