Rimini: la polizia penitenziaria attende risposte
La Casa Circondariale di Rimini, si trova in un territorio a vocazione turistica, caratterizzato da un’evidente discrasia numerica tra la popolazione residente e quella effettivamente presente, con milioni di presenze nei mesi estivi, che attirano, purtroppo, nel territorio un maggior numero di soggetti dediti ad attività criminose.
Il sovraffollamento e il periodo di detenzione molto brevi che caratterizzano la maggior parte dei detenuti “nuovi” giungti in questo periodo, sono causa di un aumento del carico di lavoro nelle sezioni detentive e negli stessi uffici. Periodo che coincide con le ferie estive di parte del personale.
Più volte si è segnalato, sia a livello locale che nazionale, le criticità dell’Istituto in termini di organico e di funzionamento ed invocati interventi da parte degli organi competenti a cui non sono seguite iniziative e risposte.
La FP-CGIL ritiene che il problema non possa ulteriormente essere sottovalutato dall’Amministrazione Centrale, che certamente riconosce il rischio potenziale ove non fossero finalmente adottati provvedimenti di sostegno.
Gli agenti assegnati a Rimini, sulla carta, sono 144, ad oggi ne mancano una trentina e questa è la vacanza organica ordinaria. Quindi pochi agenti, aumento del carico di lavoro e personale in ferie.
Senza provvedimenti di sostegno e senza ulteriori agenti di polizia penitenziaria come si fanno ad assicurare gli arrestati in carcere e la loro custodia ?
Si sollecita pertanto l’Amministrazione penitenziaria affinché possa essere tempestivamente avviata la procedura di interpello straordinario per l’invio in distacco e/o in servizio di missione di adeguate unità di rinforzo.
Evidentemente è urgente agire subito in maniera strutturale nella previsione dei rinforzi alle dotazioni anche per il personale di Polizia penitenziaria.
Segretario FP CGIL Rimini
Claudio Palmetti