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Rupe di San Leo - resoconto delle attività eseguite, in essere e programmate

Incontro pubblico - Martedi 30 aprile 2019 ore 15,30 - Palazzo Mediceo, San Leo (RN)

29 apr 2019
Rupe di San Leo - resoconto delle attività eseguite, in essere e programmate

Sindaco, geol.Mauro Guerra: “L’incontro pubblico è una buona occasione per ripercorrere l’esperienza amministrativa di 10 anni,tentando di raccontare il tanto lavoro svolto, riconoscendo il merito ai vari attori che si sono resi protagonisti di una mai così intensa attività di lotta al dissesto idrogeologico di San Leo. Nell’arco delle due legislature che ho avuto l’onore di svolgere,ovvero, dal 2009 ad oggi, sono stati realizzati approfondimenti scientifici, interventi strutturali, monitoraggi, consolidamenti che costituiscono un significativa svolta nella gestione delle criticità del poderoso masso e delle aree limitrofe. Con piacere, confermo che si è concretizzato quel concreto cambio di passo che, nel 2009, il Presidente dell’Ordine dei Geologi Emilia Romagna, Maurizio Zaghini, con una specifica missiva, auspicava finalmente per San Leo. All’indomani del passaggio di provincia del 2009, la strategia è stata quella di identificare nella Regione Emilia Romagna medesima, ovvero nell’ex Servizio Tecnico di Bacino di Rimini, l’attore principale delle attività, poi capitanate dall’ing. Mauro Vannoni, responsabile dell’area Romagna”. Così, il primo intervento della nuova Regione nei territori ex marchigiani, così fortemente voluto dall’allora Ass. Regionale Mario Bruschini, è stata la realizzazione di un “bypass” all’ingresso di San Leo, in grado di consentire l’eventuale transito anche in caso di criticità dell’unico ponte di accesso al borgo, ovvero avere anche una via alternativa, prima assente. Medesimo ponte che, oggi, grazie a risorse Ministeriali (600.000 euro) già decretate, sarà peraltro demolito e ricostruito. Da evidenziare che il patrimonio scientifico di carattere geologico prodotto negli ultimi 60 anni su San Leo, è stato progressivamente riaggregato presso la sede STB di Rimini, con un fondamentale lavoro di ricerca presso vari soggetti (Comune, Regione Marche, Prov. Pesaro, Università varie, Pro Loco, Autorità di Bacino, ecc). Patrimonio peraltro implementato negli ultimi anni grazie al certosino ed appassionato lavoro del Geol. Claudio Lucente Corrado e dell’Ing. Sanzio Sammarini (ex STB), con la fattiva collaborazione dell’Università di Bologna (Ingegneria, D.I.C.A.M., Prof.ssa Lisa Borgatti, Prof. Gabriele Bitelli, Prof. Alberto Landuzzi, Geologia Prof Matteo Berti) ed altre, quali Roma Tre (Prof. Albino Lembo Fazio, Sonia D’Ambra, Ribacchi, Tommasi), Firenze (Prof. Nicola Casagli), Urbino (Prof. Olivia Nesci, Prof. Mauro De Donatis, Prof. Roberto W. Romeo, Prof. Francesco Veneri ), Modena (Prof. Luca Corsini), sperimentando peraltro le più moderne tecnologie, nonché con il contributo di tecnici che hanno prestato la loro opera fuori e dentro gli Enti o hanno prodotto pubblicazioni scientifiche su San Leo, “sposando la causa” (fra gli altri i Geol. Antonio Monni, Monica Ghirotti, Maurizio Zaghini, Renzo Valloni, Guerra Cristiano, Fabio Fabbri, Daniele Bronzetti, Mario Gabrielli, Gianluca Benedetti, Pietro Cucci, Alberto Guiducci, Massimo Filippini, Fabio Berardi, Ing. Gianfranco Marchi, Massimo Venturelli, Giovannino Vittori, Franco Slomp, Antonio e Sergio Caturani). Altre tappe seguirono immediatamente quella lungimirante scelta “di campo”, con uno spettacolare quanto provvidenziale intervento da 532.000 euro (2013), a sostegno del III piazzale della Fortezza, parete sud della Rupe, finanziati dalla Regione. “La scelta fatta si è definitivamente rivelata più che opportuna soprattutto dal 27 febbraio 2014, data del crollo di una ingente porzione della parete orientale della Rupe. Senza la capacità organizzativa, gestionale ed operativa della Regione, sarebbe stato impossibile affrontare l’impresa e raggiungere i grandi risultati che oggi possiamo rendicontare. L’allora Governatore Vasco Errani, subito coinvolto e presente a San Leo nella gestione dell’emergenza, decretò il 21 marzo 2014 la “Dichiarazione dello stato di crisi regionale nel territorio del Comune di San Leo” ed organizzò egregiamente quella filiera istituzionale Ministero Ambiente-Regione E.M.R. che, anche grazie ai più attivi Onorevoli del territorio, al Presidente della Provincia Vitali, al Sottosegretario Velo, al Prefetto Palomba ed al suo staff, al Direttore Protezione Civile Regionale Maurizio Mainetti, all’ Ass.re Regionale Paola Gazzolo, all’ex Ministro Gianluca Galletti ed al lavoro nelle Commissioni dell’On. Tiziano Arlotti, ha permesso di destinare milioni di euro alla Rupe, come dichiarato nel 2015 dal Ministro. Da questo atto discendono, opportunamente, le milionarie risorse del Ministero Ambiente e della Regione e destinate, dal 2014 ad oggi, alla Rupe di San Leo; risorse canalizzate verso la Regione medesima che, grazie al proprio braccio operativo Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile Servizio Area Romagna (ex STB), ha appaltato (ed appalterà) indagini ed opere” L’impegno della Regione è proseguito anche con l’attuale Governatore Stefano Bonaccini, recatosi a San Leo più volte per rendersi conto personalmente della situazione e, a fine 2018, fa registrare finanziamenti di interventi per 5,83 milioni di euro. Complessivamente nel Comune di San Leo sono stati finanziati 23 interventi per quasi 6 milioni. Il pubblico incontro sarà anche l’occasione per ascoltare altre novità dalla viva voce dell’Ass.re Regionale Paola Gazzolo, che ha ereditato “la cura della Rupe” dal predecessore Ass. Bruschini, dimostrando in tanti anni, competenza, passione e tenacia. Illustrerà quali sono le ulteriori risorse per la lotta al dissesto idrogeologico nonché un nuovo stanziamento contenuto nel “Piano degli interventi strutturali prioritari di miglioramento sismico” per il Palazzo della Rovere, sede del Municipio di San Leo, per € 457.500, assegnati con atto del 27 marzo - Servizio Geologico Sismico e dei suoli Regione Emilia Romagna. All’incontro sono stati invitati anche coloro che furono evacuati – per sempre - dalle proprie abitazioni, opportunamente beneficiari dei contributi statali per nuovi alloggi ed ai quali si indirizzarono fin da subito le attenzioni, il sostegno, la solidarietà da parte di tutta la comunità Leontina.

Comunicato stampa


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