San Marino, nuova proposta di riforma IGR: frontalieri ancora penalizzati
Il Comitato Sindacale Interregionale (CSIR) esprime forte preoccupazione per la proposta di riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR) avanzata dalla Repubblica di San Marino, che prevede misure penalizzanti per migliaia di lavoratori frontalieri italiani occupati sul Titano. Ancora una volta – come già accaduto in passato – si tenta di scaricare il peso delle politiche fiscali sammarinesi sui lavoratori non residenti, riproponendo in forme nuove una logica discriminatoria che il CSIR ha sempre contrastato con determinazione. Non possiamo dimenticare la storica mobilitazione contro la cosiddetta “tassa etnica”, che nel 2010 e negli anni successivi vide unito il fronte sindacale transfrontaliero. Una battaglia vinta grazie anche alla straordinaria partecipazione popolare, culminata nell’invio di oltre 4.000 cartoline al Presidente della Repubblica Italiana per denunciare l’ingiustizia e chiedere un intervento autorevole a tutela dei diritti costituzionali e dell’uguaglianza di trattamento fiscale. Oggi come allora, il CSIR è pronto a mobilitarsi per difendere i diritti dei lavoratori frontalieri, contro ogni tentativo di discriminazione fiscale fondata esclusivamente sul luogo di residenza. Chiediamo alle autorità sammarinesi di aprire un tavolo di confronto vero con le parti sociali, per trovare soluzioni eque che non mettano ancora una volta i frontalieri nel mirino. Il lavoro frontaliero è una risorsa economica, sociale e un’opportunità per entrambi i Paesi, non un bersaglio da colpire sistematicamente per fare cassa. Il CSIR continuerà a vigilare, informare e mobilitare i lavoratori, le istituzioni e l’opinione pubblica per impedire che si compia un nuovo passo indietro nel riconoscimento dei diritti e nella cooperazione transfrontaliera.
CSIR – Comitato Sindacale Interregionale
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