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San Marino: paradiso dello Smart Working

Il paradiso dello smart working? Perché non San Marino?

25 ago 2020
San Marino: paradiso dello Smart Working

San Marino, nel suo piccolo, ha indubbiamente delle caratteristiche invidiabili da molti paesi. Paesaggi e scorci mozzafiato si possono ammirare dalla cima del Monte Titano, ma anche gli angoli più remoti del territorio e meno conosciuti, possono offrire emozioni folgoranti. San Marino, con i suoi 61 km² offre indubbiamente una qualità della vita importante, con annessi servizi ed opportunità per i residenti ed in questo senso può trovare spazio una nuova proposta di smart working, sia per i sammarinesi, che per persone da tutto il mondo. Questo perché sono ormai milioni gli individui che lavorano quotidianamente in remoto, senza bisogno della loro presenza fisica in un luogo specifico, ai quali basta essere online. Attrarre questa tipologia di lavoratori, con un tipo di "residenza speciale", porterebbe grossi vantaggi a tutto il paese, sia in termini di entrate fiscale, sia in termini di cervelli e di "humus culturale" che si verrebbe a creare, perché generalmente, questi individui, hanno un reddito ed un livello culturale elevato. L'unico modo per evolvere come paese è la contaminazione e lo scambio di idee con persone nuove, che hanno vissuti molto diversi dal nostro, che possano integrare la loro visione del mondo con la nostra e aprire nuove orizzonti di senso. Per fare questo ci dobbiamo preparare. I lavoratori in smart working non amano la burocrazia, non amano la carta, non amano le inefficienze e le perdite di tempo (come la maggior parte di noi d'altronde) e hanno bisogno di infrastrutture tecnologiche e di telecomunicazione veloci ed affidabili. In questo senso, la digitalizzazione del paese è una questione di assoluta sopravvivenza, di vita o di morte. Non ci possiamo permettere ancora ritardi e tentennamenti su una questione vitale come questa, poiché oggi non è più un'opzione, ma è un obbligo. Stiamo parlando di una trasformazione digitale di un intero paese e per farla non servono proclami, nomine politiche, delibere e comunicati stampa. Servono competenze, visione, cultura, persone umili che lavorano alacremente per ripensare tutti i servizi in chiave digitale, perché la dematerializzazione non è quello che ci serve. Non ci serve traslare un processo da analogico a digitale, ma ci serve ripensato da zero in chiave digitale. Questo deve avvenire in tutta la Pubblica Amministrazione, nelle Aziende Autonome di Stato, nelle partecipate dello Stato, nella Sanità e nelle Istituzioni. Tutto ciò si può e si deve fare, per garantire un futuro all'intero paese, ma soprattutto alle generazioni di domani. È ora di passare all'azione!

Fabio Andreini, presidente Asi


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