Sap: il non compleanno dello sblocco dei contratti
Allo stato dell'arte, dunque, nessun contratto di lavoro è stato rinnovato, nessuna trattativa è stata ancora instaurata e il Governo continua a perpetrare la sua condotta di illegittimità nei confronti degli uomini e donne delle Forze dell'Ordine, “con un atteggiamento - continuano il Sap – sfacciatamente al di sopra delle regole e del buon senso, che calpesta la dignità di migliaia di professionisti della sicurezza”. Legittimo rinnovo del contratto di lavoro e sblocco del turn over, in aggiunta alle dotazioni logistiche e di equipaggiamento degli agenti (automobili, divise), nonché la formazione degli operatori di polizia: è questo che chiede il Sap! Perché oltre alla mancanza di un contratto nazionale, gli agenti sono costretti a lavorare in condizioni di estremo disagio: automobili rotte e vecchie, giubbotti anti proiettile scaduti o non idonei alla protezione delle armi 'pesanti' quali i kalashnikov. A Rimini, negli uffici di Polizia, “la situazione è al collasso” dichiara la segreteria provinciale di Rimini. Stesso discorso vale per le divise: “Non ne mandano più'”, continuano. Ma le richieste di sostituzione di capi rotti finora, sono rimaste lettera morta. Per non parlare della situazione logistica e del personale, gli stabili sono oramai fatiscenti e molti uffici vivono le difficoltà di continui spostamenti logistici in attesa di un trasferimento di sede. Trasferimento da anni atteso, che ha avuto una forte accelerazione nell’ultimo anno, grazie alla mobilitazione fattiva del vertice della Questura e di alcuni politici locali e che speriamo abbia luogo il prima possibile.
Altra criticità da anni denunciata è la carenza cronica di personale in relazione alle caratteristiche della città di Rimini, la quale oramai da anni è diventata meta non solo di turisti nel periodo estivo bensì punto di incontro di numerosissimi eventi di caratura nazionale durante tutto l’arco dell’anno.
Comunicato stampa