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Segreteria alle finanze sotto attacco

22 lug 2016
PSD
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Il Consiglio Grande e Generale, la politica, hanno deciso un percorso ed un mandato per Banca Centrale, anche con un ordine del giorno, che è stato fatto proprio dalla nuova governance, al lavoro dal mese di maggio.
La situazione in cui si trova il sistema sammarinese è complessa e richiede un approccio ed una soluzione di sistema, in un’ottica di equilibrio e di sostenibilità, anche per il bilancio dello Stato. Questo è l’ambito in cui si sta lavorando e rispetto al quale vi saranno nei prossimi mesi i confronti e le condivisioni, anche in vista degli appuntamenti che ci attendono a settembre e ad ottobre con il Fondo Monetario Internazionale.
Il clima rovente che viene continuamente alimentato ad arte, non aiuta il lavoro profondo in cui sono impegnate le Istituzioni chiamate a questo compito e non aiuta neppure il sistema nel suo complesso, che invece va rassicurato sulla capacità di dare soluzioni positive in un’ottica di interesse collettivo e non di parte, come effettivamente si sta facendo.
Il crescendo di azioni di alcuni attori politici e non solo, volta a creare confusione e sospetti, appare funzionale a distogliere l’attenzione dai problemi veri e dagli obiettivi di restaurazione che sono pesantemente in atto, con protagonisti che hanno, o rappresentano, interessi di parte.
Il PSD è fermamente convinto che sia quanto mai necessario ripristinare un atteggiamento più responsabile ed equilibrato, per giungere preparati agli appuntamenti programmati, primo fra tutti la presentazione di un piano strategico sugli NPL (crediti non performanti/difficilmente incassabili), in risposta alle attese ed agli interessi generali del Paese.
Il PSD condivide la necessità di confronto continuo e di una condivisione sulle scelte di fondo con il coinvolgimento di tutti gli attori, compresa Banca Centrale, nelle sedi istituzionali deputate, ma rifiuta arretramenti sui principi e la mancanza di rispetto verso le istituzioni.
Il PSD esprime, inoltre, forte preoccupazione rispetto a quanto emerge dalla prima analisi del programma economico e dal richiamo del Segretario Capicchioni sulle criticità del sistema, che dimostrano la necessità di urgenti e profonde riforme strutturali nell’interesse generale del Paese e del futuro dei suoi cittadini.
Sulle riforme il PSD ha sempre lavorato e spronato, scontrandosi spesso con un contesto difficile che ha limitato l’incisività riformista, ma la realtà dei fatti, oggettivata dai numeri, conferma la irrimandabile necessità di riforme e dell’azione di forze politiche e sociali in grado di assumersi il compito di realizzarle.
Il PSD, convinto artefice della strada della trasparenza, verifica continuamente la compatibilità dei provvedimenti adottati e da adottare in campo economico e finanziario, affinché la fiducia verso la Repubblica continui a crescere, fino al punto di ottenere il riconoscimento della piena operatività sui mercati esteri, la collaborazione e il sostegno internazionali per promuovere la trasformazione dell'economia del nostro Paese

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