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Segreteria di Stato Finanze e Bilancio - Stabilità della raccolta e maggiore liquidità, primi significativi segnali di fiducia nel sistema bancario

24 nov 2019
Segreteria di Stato Finanze e Bilancio - Stabilità della raccolta e maggiore liquidità, primi significativi segnali di fiducia nel sistema bancario

STABILITA’ DELLA RACCOLTA E MAGGIORE LIQUIDITA’, PRIMI SIGNIFICATIVI SEGNALI DI FIDUCIA NEL SISTEMA BANCARIO

“Gli ultimi dati a disposizione confermano la sostanziale tenuta del sistema finanziario al 30 settembre 2019. Nei primi 9 mesi dell’anno la raccolta indiretta è lievemente aumentata (+ 14 mln) mentre nel suo complesso la raccolta diretta e indiretta riferita a soggetti diversi dalle banche è rimasta stabile”. A comunicare il dato è il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Eva Guidi: “Un dato incoraggiante al quale si aggiunge il buon risultato del tasso di copertura sulla raccolta a vista e che misura la resilienza del sistema: fra marzo e fine settembre è salito di cinque punti, dal 25 al 30%”. Il Segretario alla Finanze condivide così alcuni elementi significativi per comprendere l’evoluzione dell’economia sammarinese, in particolare rispetto al settore bancario e finanziario, dove si consolida la fiducia, come certificato anche dal collocamento rapido e completo, sul mercato privato, delle obbligazioni emesse recentemente dallo Stato. Pur con tutta la prudenza del caso dalla ricognizione delle condizioni economiche generali emerge un quadro finalmente più favorevole che può contribuire alla creazione della base necessaria per garantire una serie di investimenti nei settori strategici per San Marino.

CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLA CRISI DI BANCA CIS

“Un contributo rilevante per superare le nuove criticità emerse a inizio anno, è rappresentato dalle modalità con cui è stata affrontata l’amministrazione straordinaria di Banca CIS, fino al completamento della procedura di risoluzione” - spiega il Segretario di Stato - “È stato adottato un approccio di massima condivisione, dando avvio a un Tavolo di confronto al quale hanno responsabilmente partecipato governo, maggioranza, opposizione, Banca Centrale, parti sociali e associazioni di categoria direttamente coinvolte. Ciò ha generato fiducia: politica, istituzioni e categorie si sono unite per lavorare insieme e trovare le migliori soluzioni a una legge di risoluzione che rappresentava un’alternativa alla liquidazione della banca in assenza di un acquirente. Indubbiamente la vendita sarebbe stata la migliore risposta alla crisi, ma non se ne sono realizzate le condizioni per mancanza di solidità, concretezza e soprattutto serietà delle offerte avanzate. Spiace constatare che ancora oggi vengano avanzati da qualcuno dei dubbi in proposito, dopo un lungo percorso di analisi e di approfondimento su più piani effettuato da Banca Centrale dal quale è risultato evidente che la vendita a quelle condizioni non avrebbe dato risposte né ai risparmiatori, né al sistema bancario e finanziario nel suo complesso. Il segnale di rinnovata unità trasmesso ai sammarinesi, grazie anche all’intervento delle banche coinvolte nel processo di risoluzione, ha fatto sì che risparmiatori e investitori confermassero la loro presenza sul territorio avendo percepito concretezza e fattibilità nelle scelte”.

IL RATING DI FITCH COME SEGNALE DI APPREZZAMENTO

“Questo aspetto ha sicuramente rappresentato un elemento non trascurabile agli occhi delle organizzazioni internazionali”, prosegue il Segretario Guidi. “Nel suo recente report, pubblicato in ottobre, l’agenzia Fitch ha confermato il rating riconosciuto a San Marino lasciando trasparire un apprezzamento verso il metodo utilizzato, insieme a elementi innegabili e di valore come gli incoraggianti dati sulla disoccupazione (scesa al 6% quella in senso stretto al 31 ottobre), un tasso di crescita del Pil stimato allo 0,8% per il 2019 (di tutto rispetto considerando che l’Italia farà zero) e la prospettiva della firma a breve dell’accordo di associazione con l’Unione Europea”.

PROGETTO NPL: LA STRATEGIA PIU’ OPPORTUNA

“Verificata la validità del Tavolo di confronto e di un approccio orientato alla massima condivisione, nelle analisi come nelle scelte, occorre riflettere sulle priorità da affrontare per consolidare la messa in sicurezza del sistema, rafforzandone le basi e creando le condizioni per il rilancio del Paese”, osserva il Segretario Guidi. “In questo senso un ruolo chiave è rappresentato dal progetto sui crediti non performanti, spesso descritti con la formula NPL, che rientra nella cornice degli interventi sul sistema bancario. È in fase avanzata l’elaborazione di un progetto che permetterà agli istituti bancari di migliorare i propri profili patrimoniali grazie a una gestione trasparente e affidata a un veicolo pubblico, con l’obiettivo di ottimizzare le attività di recupero dei crediti. Anche attraverso l’intervento di investitori, si punterà a massimizzare il recupero di questi asset. Specifico che non ci sarà alcun obbligo di intervento dei nostri investitori istituzionali. Non si punta, cioè, a caldeggiare investimenti da soggetti come ad esempio gli organismi gestori dei fondi pensione. L’obiettivo ultimo è la patrimonializzazione degli istituti bancari con elevati livelli di NPL, riportando le banche a svolgere la loro importante funzione di sostegno ai cittadini, alle imprese e allo sviluppo dell’economia. Allo stesso tempo i risultati ci permetteranno di presentarci ai nostri più importanti interlocutori, Italia ed Europa, con un sistema bancario e finanziario più affidabile. La realizzazione del progetto, data la sua strategicità, dovrà essere uno dei primissimi provvedimenti del prossimo Governo”.

I VANTAGGI PRATICI DELLA STRATEGIA

“Il progetto prevede il recupero e non la vendita degli NPL”, mette in chiaro il Segretario Guidi. “Il veicolo di proprietà pubblica si potrà permettere di recuperare con gradualità ed efficacia i crediti, evitando la fretta che potrebbe caratterizzare un soggetto privato, mentre la gestione affidata a soggetti competenti ne favorirà un’azione efficiente. La massima condivisione con le parti interessate, a partire dalle banche e da Banca Centrale, comprese parti sociali e categorie economiche, darebbe la possibilità di avviare il piano in tempi brevissimi, già dalla fine del primo semestre 2020, e con una prospettiva d’azione di almeno cinque - sette anni”.

PAREGGIO DI BILANCIO ENTRO IL 2021 E PIANO DEGLI INVESTIMENTI

“La ritrovata fiducia nelle modalità di confronto e condivisione che abbiamo messo in atto nel Tavolo di confronto, garantite anche in futuro dall’art. 21 della legge di bilancio già approvata, hanno creato i presupposti per affrontare le riforme strutturali che, insieme a investimenti in infrastrutture e progetti in grado di promuovere sviluppo, rappresentano la risposta per superare le difficoltà”, valuta il Segretario di Stato alle Finanze. “Tra gli interventi da realizzare penso per esempio al piano per le opere pubbliche che possono essere messe subito in cantiere, al sostegno a favore della competitività delle imprese, al turismo di qualità, alla cultura, all’Università. Così come alle prospettive offerte dal piano regolatore generale elaborato dallo studio dell’architetto Stefano Boeri, che manifesta una visione a vocazione ‘green’ che il Titano sta ribadendo con sempre maggiore convinzione. Penso, in altre parole, ad una politica del bilancio che si realizza attraverso riforme e investimenti a sostegno dello sviluppo e dei progetti che vogliamo costruire insieme, con un patto forte che leghi politica, istituzioni, categorie e tutti gli altri soggetti che possono contribuire al nostro domani”.


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