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Selva (Upr): "Il Governo riferisca al Consiglio Grande e Generale sul caso BCSM"

26 apr 2015
Selva (Upr): "Il Governo riferisca al Consiglio Grande e Generale sul caso BCSM"
Selva (Upr): "Il Governo riferisca al Consiglio Grande e Generale sul caso BCSM"
Unione per la Repubblica intende esprimere preoccupazione in merito alla situazione di Banca Centrale. Il 17 aprile un articolo del settimanale l’Espresso intitolato “Gli angeli di Angelino” faceva riferimento in modo esplicito al Presidente, Direttore Generale di Banca Centrale. L’incipit dell’articolo lasciava poco spazio sul contenuto: “Incarichi pubblici, posti di potere nelle banche, cattedre universitarie e le immancabili consulenze” a cui si aggiungeva il richiamo a un fatto di cronaca, il famoso bonifico, che ha suscitato forti polemiche e è ritornato a galla in vicende giudiziarie sammarinesi e estere. L’articolista considerava le figure apicali della nostra autorità di vigilanza parte di una “rete di potere” guidata da un eminente politico italiano. Ci saremmo aspettati qualche commento su una situazione imbarazzante e eticamente poco consona a chi ricopre ruoli così importanti in una istituzione pubblica ma a oggi nessun commento e peraltro l’assenza di smentite dai diretti interessati ci induce a ritenere che quanto riportato da l’Espresso corrisponda a verità. Venerdì 24 aprile si apprende da una nota di BCSM i componenti del Coordinamento della vigilanza hanno deciso di :“Autosospendersi temporaneamente dall’esercizio delle loro funzioni al fine di facilitare l’eventuale verifica della correttezza e trasparenza del loro operato rispetto ai notori fatti di cronaca giudiziaria. Un evento rilevante, mai accaduto nella breve storia di BCSM, inaspettato e soprattutto molto strano, soprattutto leggendo sempre un comunicato della Banca del 20 aprile: Il Direttore Generale Mario Giannini e il Responsabile del Dipartimento Vigilanza Andrea Vivoli della Banca Centrale – insieme a una delegazione di governo – hanno partecipato agli Spring Meetings 2015 del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, che si sono tenuti a Washington DC dal 17 al 19 aprile scorsi. Cosa è accaduto in Banca Centrale in meno di 3 giorni da indurre i componenti dell’organo di vigilanza a autosospendersi? Mai un commento in questi mesi in cui BCSM è stata spesso accostata alla cronaca giudiziaria, come nessun commento o atto c’è stato a seguito dell’articolo dell’Espresso. UPR chiede chiarezza e decisioni per difendere la credibilità dell’istituzione, sono ormai anni che BCSM è al centro di polemiche che trascorso del tempo stanno dimostrando un fondo di verità e risvolti imbarazzanti. UPR ricorda che un progetto di revisione dello statuo di Banca Centrale è da mesi in attesa di essere esaminato in sede referente dalla Commissione Finanze e quanto accaduto qualche giorno fa dimostra l’urgenza di un intervento legislativo. “I rilievi che sono stati mossi in questi anni sulle figuri apicali di BCSM trovano purtroppo puntuale conferma nell’articolo dell’Espresso con un quadro poco compatibile con un’autorità di vigilanza nel settore finanziario - spiega Nicola Selva, coordinatore Upr - Tutto ciò rafforza la mia convinzione e quella di UPR che si debbano prediligere i cittadini sammarinesi per le strutture strategiche nel Paese. Non trovo eticamente accettabile che mentre il sistema finanziario sammarinese è in profonda crisi, chi guida BCSM, molto ben pagato, ha così tanto tempo da dedicare alle proprie attività professionali estere. A ciò aggiungo la preoccupazione per quanto è avvenuto venerdì. Non è mai accaduto che l’intero organo di vigilanza si autosospenda arrecando forte incertezza a tutto il sistema finanziario. Nel rispetto dell’autonomia di Banca Centrale, il Governo deve celermente riferire al Consiglio Grande e Generale su quanto accaduto e lo stesso Consiglio deve iniziare seriamente a porsi la domanda se la fiducia riposta nei vertici di BCSM è ancora confermata oppure debba essere riconsiderata. Urge approfondire quanto è accaduto e soprattutto fare una una riflessione se i vertici di BCSM inseriti in una rete di potere a guida estera e oggi autosospesi per notori fatti di cronaca siano ancora compatibili con i loro incarichi. All’estero alcuni loro colleghi si sono dimessi per molto meno, a San Marino invece dopo il bonifico, dopo la rete di potere e oggi dopo l’autosospensione attendiamo ancora risposte e atti di responsabilità”.

Comunicato Stampa
Unione per la Repubblica

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