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Settantuno anni fa Hiroshima e Nagasaki, l’eccidio necessario secondo Truman

8 ago 2016
Luciano Moretti
Luciano Moretti
E’ una bomba atomica, la forza da cui il sole trae la sua energia, così il presidente Harry Truman descrive la terrificante arma che il 6 agosto 1945 gli Stati Uniti sganciano su Hiroshima .
Con l’attacco al plutonio su Nagasaki l’otto agosto 1945 esplode l’inferno, in soli tre giorni gli Stati Uniti inceneriscono 250 mila persone ,in maggioranza civili inermi.
Le potenti armi furono fatte esplodere opportunamente in quota per una maggiore capacità distruttiva
9 agosto 1945, mentre gli uomini cercano di nascondere la bestialità di queste esplosioni attraverso una rigida occupazione militare delle citta colpite ,il mondo viene a conoscenza delle orribili sofferenze dei sopravvissuti.
Era necessario sul finire della guerra il lancio delle prime atomiche della storia dell’umanità?
Dopo il crollo di tutte le forze armate nazifasciste, nessuna situazione militare richiedeva un bombardamento atomico.
La principale ragione dell’impiego dell’arma nucleare, non era costringere alla resa il Giappone ormai allo stremo, senza perdite di vite americane, ma di impedire all’Unione Sovietica di partecipare all’invasione del Giappone ed estendere la sua influenza alla regione del Pacifico.
Nel parco memoriale di Hiroshima su un braciere una fiamma brucia ancora, sarà spenta solo quando l’ultimo ordigno nucleare non sarà dismesso.
Le armi atomiche sono il male assoluto la cui esistenza non dovrebbe più essere permessa .Cerchiamo di far diventare questi settantuno anni un eternità.

Luciano Moretti

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