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Simone Celli (PS): “La Reggenza ha indicato la via, ora la Politica faccia la propria parte”

4 gen 2016
Simone Celli (PS): “La Reggenza ha indicato la via, ora la Politica faccia la propria parte”
Simone Celli (PS): “La Reggenza ha indicato la via, ora la Politica faccia la propria parte”
Il nuovo anno è cominciato politicamente con il messaggio ai sammarinesi dei Capitani Reggenti del 31 dicembre scorso. E’ stato un messaggio eccellente nella sostanza e nella forma, che si è occupato soprattutto dei problemi che condizionano la vita quotidiana della nostra comunità.
E’ assolutamente condivisibile il riferimento alla crisi economica “che ancora non ci sta lasciando” e che “unita alla questione morale, drammaticamente ancora aperta, porta con sé un nemico ben più grave, un rischio che non possiamo assolutamente correre: il venir meno della fiducia nelle Istituzioni”.
Sono decisamente opportuni e ragionevoli i richiami al tasso di disoccupazione ancora troppo elevato, alla necessità che i giovani ritrovino la speranza nel futuro e abbiano adeguati livelli di istruzione e educazione nel presente e alla prosecuzione dell’impegno internazionale per i diritti umani e per l’affermazione dello Stato di diritto e della democrazia.
L’invito a “recuperare fiducia” in noi stessi e l’auspicio di rendere la nostra comunità più forte attraverso la capacità di riscoprire “il senso e l’orgoglio delle proprie radici e quella sensibilità morale e quella solidarietà civile che rappresentano la più autentica ricchezza di un popolo”, sono una vera boccata d’ossigeno per i cittadini sammarinesi che sono sempre più delusi, sconfortati e pessimisti, rispetto alla possibilità di delineare una nuova stagione di sviluppo economico, sociale e culturale, del loro Paese.
Infine, c’è il significativo appello “a fare sistema” in quanto “se riusciremo a unire le nostre forze e energie per trovare soluzioni comuni, potremo compiere importanti passi avanti per assicurare un futuro meno incerto a noi e soprattutto alle nuove generazioni un futuro migliore”. E’ un passaggio ad alta densità politica e sociale che merita una riflessione seria ed accurata da parte di chi attualmente ha la responsabilità di essere membro del Consiglio Grande e Generale. Personalmente, infatti, credo che il messaggio dei Capitani Reggenti orientato al “riuscire a fare sistema” non possa essere derubricato ad un banale richiamo all’unità di intenti delle forze politiche e della parti sociali. E’, perlomeno a mio parere, molto di più perché è accompagnato da una base ideale e valoriale di altissimo profilo su cui poggiare la rinascita e la ricostruzione di un Paese “chiamato a confrontarsi con l’impegnativa sfida di uno sviluppo sempre più fondato sull’innovazione, sulla cultura e sulla crescente internazionalizzazione”. Rappresenta perciò un monito rivolto indistintamente alle forze politiche, alle parti sociali e ai loro rappresentanti: “fare sistema” non vuol dire tutti uniti appassionatamente per conservare gli attuali assetti di potere o per restaurare quelli del passato; significa guardare al futuro con l’obbiettivo di diffondere una moderna cultura della legalità nella gestione della cosa pubblica, di promuovere l’affermazione di una innovativa società dove diritti e doveri marciano di pari passo, di operare per il riconoscimento delle pari opportunità per ciascun individuo a partire dalle fasce sociali più deboli e indifese e di definire un progetto di prospettiva solido e realista in grado di rispondere alle legittime aspettative delle nuove generazioni.
Non sarà affatto semplice dimostrarsi all’altezza del compito prospettato dai Capitani Reggenti nel loro messaggio augurale di fine anno. L’intera classe politica, però, ha il dovere di non lasciarlo cadere nel vuoto e ciò sarà fattibile puntando senza tentennamenti su una nuova etica pubblica, sul totale rinnovamento dei gruppi dirigenti, sul radicale cambiamento dei metodi di governo e sulla realizzazione delle riforme strutturali divenute indispensabili per consentire la piena integrazione di San Marino con la comunità internazionale.
La Reggenza ha indicato la via, ora spetta alla Politica percorrerla con atti e fatti concreti.

Comunicato Stampa

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