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Una storia dipinta. Il cabreo del Convento di San Francesco della Città di San Marino

30 mar 2017
Una storia dipinta. Il cabreo del Convento di San Francesco della Città di San Marino
Al di fuori del Convento e della Chiesa di San Francesco, al di là delle mura di Città, i Frati Minori Conventuali disponevano di proprietà fondiarie nel territorio della Repubblica di San Marino e oltre i suoi confini.

Agli inizi dell’Ottocento i Frati affidano a Domenico Brini, Pubblico Perito Agrimensore, la realizzazione di un cabreo contenente “tutti li beni stabili che possiede il venerabile convento di San Francesco della città di Sammarino”.
Con il termine “cabreo” (dal latino cabreum o capibrevium o caput breve = elenco condensato, sommario, lista per sommi capi) viene indicato un elenco di beni appartenenti a grandi amministrazioni ecclesiastiche o signorili. Il cabreo del Convento di San Francesco, datato 1819, si compone di 16 carte e 12 mappe eseguite con inchiostro ed acquerello. Nelle mappe si susseguono le proprietà dei Frati a Montecchio, Serravalle (Galazzano e Cinque Vie), Ca’Rigo, Spiagge (= Piagge), Laghi e il complesso conventuale di San Marino: è il ritratto di un’organizzazione economica che trasmette indirettamente informazioni idrauliche, agronomiche, sulle strade e sulle costruzioni.
Giovedì 6 aprile 2017, alle ore 18.00, alla Chiesa di San Francesco il professor Girolamo Allegretti analizzerà i vari aspetti del documento contestualizzando nella storia dell’agricoltura sammarinese.
L’incontro, organizzato dagli Istituti Culturali (Musei di Stato e Biblioteca di Stato) sarà preceduto da un’introduzione del dott. Paolo Rondelli, direttore degli Istituti Culturali.

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