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Stupri Rimini: il messaggio della Rete Provinciale Antiviolenza

11 set 2017
Stupri Rimini: il messaggio della Rete Provinciale Antiviolenza
"E' un senso di grande sconforto quello che sto provando leggendo le pagine dei quotidiani e le parole che vengono espresse in merito ai fatti accaduti a Rimini e non solo, sono come lame che penetrano nelle ferite delle persone violentate lasciando segni che non scorderanno mai nella loro vita. E' come combattere contro un nemico invisibile, queste persone vengono violentate più volte." Sono queste le parole pronunciate da Cristina Belletti, neo consigliera delegata alle Pari Opportunità e Politiche di Genere della Provincia di Rimini in merito a quanto è apparso sui quotidiani sullo stupro avvenuto a Rimini nei giorni scorsi.
La Rete Provinciale Antiviolenza, riunitasi giovedì scorso con all'ordine del giorno le iniziative per il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza di genere, ha discusso e socializzato le azioni da mettere in campo, tanto allo scopo di commemorare le vittime di femminicidio quanto per tutelare con forza tutte le donne che subiscono violenza e prevenire con sempre maggiore efficacia il fenomeno, concordando sugli interventi che dovranno essere realizzati nel nostro territorio .
Il lavoro di rete e della Rete è importante e indispensabile per coordinare tutti i soggetti coinvolti nella nostra provincia nell’azione di prevenzione e contrasto alla violenza di genere: azione che può essere resa sempre più produttiva da un rapporto di collaborazione e scambio costanti. Nell’ottica di una sensibilizzazione contro la violenza di genere che passi innanzitutto dall’educazione, i progetti di prevenzione che verranno realizzati si concentreranno sull'educazione al rispetto, rivolta principalmente a ragazzi che frequentano le scuole primarie e secondarie.
In riferimento ai terribili episodi degli ultimi giorni, è stata inoltre più volte ribadita la necessità di sottolineare come la comunità riminese non si riconosca nell'immagine che è stata riportata dai media. Rimini non è una città violenta, il crimine che è stato commesso è orrendo e devastante ma la solidarietà espressa, da tutti e immediatamente, alle vittime del triplice stupro, evidenzia come una comunità coesa nei valori fondamentali del rispetto e del rifiuto della violenza renda possibile intervenire in casi drammatici come questo, fornendo supporto e sostegno alle vittime, favorendo l’identificazione dei colpevoli e il loro arresto.
“E’ sempre più evidente che la violenza contro le donne è un fenomeno complesso e trasversale, che non si presta a facili semplificazioni o generalizzazioni. Ciò che è reale è il dolore delle vittime: ciò che ha nome e precisa appartenenza, ciò che deve suscitare rispetto è la ferita che viene loro inferta. E' indispensabile tutelare la dignità delle persone colpite, ma è necessario che tutti collaborino a ristabilire quella dignità: in questo, i media hanno un ruolo importante, e di conseguenza altrettanto importanti responsabilità: narrare una violenza non deve scadere in voyeurismo, in pornografia, in sensazionalismo, rischiando di vittimizzare nuovamente chi ha già sofferto. Rispettare il diritto delle vittime a scegliere tempi, modi e luoghi di un’eventuale narrazione; non rendere strumento muto e indifeso chi si è già sentito strumento muto e indifeso. Questo, siamo tutti e tutte chiamati a renderlo possibile” è il messaggio della Rete Provinciale Antiviolenza.

Comunicato stampa
Rete Provinciale Antiviolenza

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