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Il testo integrale dell'intervento del Presidente LabDem Federico Crescentini.

15 gen 2016
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Cari Concittadini,
Gentili Ospiti,
Caro Salvo,

sono lieto di introdurre il primo incontro pubblico di Laboratorio Democratico.

Per prima cosa desidero salutare tutte le persone presenti e in particolare rivolgo un sentito ringraziamento al Segretario del Partito dei Socialisti e dei Democratici Marina Lazzarini, al Consigliere di Sinistra Unita Francesca Michelotti e al Consigliere di Civico 10 Andrea Zafferani, che hanno deciso di rispondere positivamente al nostro invito a partecipare alla tavola rotonda che concluderà questa serata.

Un caloroso saluto, pieno di gratitudine, lo tributo al nostro illustre ospite, l’amico e compagno Salvo Andò, ex Ministro con delega alla Difesa nel primo governo guidato da Giuliano Amato e esponente di spicco del Partito Socialista Italiano di cui è stato per diversi anni Capogruppo alla Camera dei Deputati, ora Presidente Nazionale dell’Associazione Laboratorio Democratico Italia, che ha come punto di riferimento l’Onorevole Gianni Pittella, attuale capogruppo dei “Socialisti e Democratici” presso il Parlamento Europeo.

Voglio subito dichiarare la piena disponibilità della sezione sammarinese di Laboratorio Democratico a collaborare attivamente con gli amici e i compagni della vicina Italia su iniziative di reciproco interesse con l’intento di instaurare un legame sempre più intenso tra la sinistra democratica europea, italiana e sammarinese.

Infine, ringrazio la giornalista Giovanna Bartolucci per aver accettato di fare da moderatrice della tavola rotonda.

Finiti i convenevoli, passo immediatamente alla sintetica presentazione dell’Associazione Laboratorio Democratico della quale ho l’onore di essere il Presidente e che ha come Coordinatore Stefano Spadoni a cui esprimo un sincero e affettuoso ringraziamento per la collaborazione offertami da quando abbiamo deciso di costituirci.

Il primo quesito a cui cercherò di fornire una risposta comprensibile è il seguente: che cos’è Laboratorio Democratico?.

E’ un’associazione politico-culturale aperta alla partecipazione e al contributo di tutte gli individui che, indipendentemente dalla loro appartenenza di partito, si riconoscono nei valori tradizionali del riformismo socialista, democratico e liberale.

E’ un’organizzazione che punta alla diffusione, declinandoli in chiave attuale, dei valori fondamentali della libertà, della giustizia sociale, delle pari opportunità, del merito, della legalità, della democrazia e del multiculturalismo.

E’ uno strumento che mira a promuovere il dibattito pubblico sulle prospettive della sinistra sammarinese, con la ferma convinzione che è giunto il tempo di superare le visioni nostalgiche ancorate alle ideologie novecentesche, affermando una moderna democrazia dell’alternanza di governo tra progressisti e conservatori.

E’ un punto di incontro per tutti coloro i quali sentono l’esigenza di confrontarsi sul presente e sul futuro del Paese; di analizzare i problemi con cui convive quotidianamente la nostra comunità e le possibili soluzioni da adottare; di impegnarsi per ridare credibilità, prestigio e autorevolezza, alla politica e alle Istituzioni democratiche; di dare un contributo concreto per garantire una prospettiva di sicurezza e di libertà alle nuove generazioni.

LABDEM, inoltre, intende operare per favorire il totale rinnovamento dei gruppi dirigenti a livello politico e in tale ottica organizzerà appositi momenti di formazione che saranno rivolti ad aderenti e non aderenti e soprattutto guarderanno con attenzione alla crescita culturale dei più giovani. Il rinnovamento infatti non deve essere impostato sullo scontro tra generazioni, non deve essere uno slogan trito e ritrito, ma deve coincidere con un processo di valorizzazione delle competenze, della passione e del merito. D’altra parte, questo è l’unico modo per mettere in soffitta la logica dei fedelissimi, dei “signor sì” e degli yes-man che ha permesso a “capi e capetti” di turno di gestire il potere con le tante distorsioni di cui oggi si sta venendo a conoscenza grazie all’attività dell’Autorità Giudiziaria, ma cosa ancora più grave che ha portato alla progressiva perdita di ruolo politico dei partiti che si sono trasformati in semplici comitati elettorali, perdendo la loro effettiva funzione di cinghia di trasmissione tra la cittadinanza e il “palazzo”.

E’ evidente che LABDEM non si sente affatto estraneo al dibattito politico su temi di attualità e di prospettiva e non a caso tra le proprie finalità c’è quella di contribuire attivamente alla nascita di un nuovo soggetto politico in grado di ridare unità politica e organizzativa alla sinistra riformista e democratica del nostro Paese. L’iniziativa del Tavolo Riformista, in tal senso, merita apprezzamento e sostegno e per questo abbiamo volutamente deciso che stasera i protagonisti fossero i rappresentanti delle forze politiche e dei movimenti che stanno partecipando o comunque hanno temporaneamente partecipato all’avvio di un progetto carico di speranza e di significato. E’ giusto infatti che la cittadinanza venga coinvolta e informata su un percorso entusiasmante e ambizioso che può riportare l’area riformista a riprendersi la leadership politica e culturale, purtroppo persa a causa delle troppe divisioni intervenute da quando si tentò di unificare la sinistra con la nascita del PSD. Promuovendo il Tavolo Riformista, il PSD ha dimostrato coraggio e lungimiranza e ancor di più ha dimostrato di aver conservato la propria originaria vocazione ad aggregare, perciò questa opportunità di ridare corpo ad una casa comune della sinistra non deve essere lasciata cadere nel vuoto. Sarebbe un errore imperdonabile di cui poi certamente ci pentiremmo amaramente. Pertanto, ora occorre che tutti quanti si mettano in gioco con correttezza e lealtà, iniziando a fare sul serio per raggiungere l’obiettivo di costituire la nuova organizzazione politica prima della prossima scadenza elettorale. LABDEM, con i suoi modesti mezzi a disposizione, vuole essere un’opportunità e non un problema nell’ottica di conseguire il risultato finale, non rivendica primogeniture di alcun genere ed è pronto a dare una mano soltanto se verrà richiesto e se verrà considerata cosa utile. Sarà quindi veramente interessante ascoltare le riflessioni dei rappresentanti del Partito dei Socialisti e dei Democratici, di Sinistra Unita e di Civico 10 nel corso della tavola rotonda, noi di LABDEM saremo attenti ascoltatori. E’ invece terribilmente triste la decisione di non partecipare alla serata, presa dal Partito Socialista. Si parla di riformismo e a mancare è proprio un partito che si definisce socialista e che dovrebbe assumere la guida di questo progetto. Non intendo entrare in polemiche sterili che poco hanno a che vedere con lo spirito costruttivo della conferenza, ma rifiutare il confronto non solo è un atto di immane debolezza, ma è l’espressione di un’ambiguità di fondo sulle reali intenzioni del Partito Socialista rispetto alla traiettoria delineata all’interno del Tavolo Riformista.

Prima di terminare il mio intervento, annuncio che Laboratorio Democratico dalle prossime settimane intraprenderà una serie di iniziative che, oltre a appositi momenti di formazione politica e culturale e ad altre serate di confronto e di dibattito pubblico come quella di oggi, punteranno a coinvolgere forze politiche, parti sociali e cittadinanza su alcuni progetti concreti.

I primi progetti saranno:
la presentazione di una legge di iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, adottando come esempio le legislazioni più avanzate in vigore nella maggior parte degli Stati dell’Unione Europea;
l’introduzione nell’ordinamento giuridico di uno strumento di tipo universale che garantisca un reddito di dignità in favore delle persone e delle famiglie che si trovano in stato di povertà;
la definizione di un piano per l’abbattimento della burocrazia al fine di incrementare la competitività del sistema economico sammarinese.

Ho concluso, per cui vi auguro di passare una serata interessante e ringrazio tutti per l’attenzione.

Ora lascio la parola a Salvo Andò.

San Marino, lì 14 gennaio 2016

Federico Crescentini
Presidente LABDEM

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