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UCS, bollette alle stelle su letture probabilmente presunte: passare l’inverno al freddo non è bastato, oltre al danno la beffa

22 mar 2023
UCS, bollette alle stelle su letture probabilmente presunte: passare l’inverno al freddo non è bastato, oltre al danno la beffa

I Sammarinesi non sono certo persone abituate a cadere dalle nuvole, e così erano pienamente consapevoli che le bollette sarebbero aumentate rispetto agli scorsi anni. Per questa ragione in tantissimi hanno passato l’inverno quasi al freddo, tenendo una temperatura molto bassa sul termostato proprio per non avere soprese, sapendo di non potersi permettere costi troppo elevati, così non è stato. Le conseguenze sul benessere e sulla salute delle persone, soprattutto se anziane, sono in certi casi state realmente drammatiche. I sacrifici quindi sono serviti a poco, anzi a niente. Le bollette appena arrivate, sarebbero infatti state calcolate sui consumi presunti, con importi recapitati alle famiglie che hanno fatto trasalire più di un utente. Chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica deve prima di tutto godere della fiducia della collettività che invece in questo momento è completamente sfiduciata e chiede giustamente delle risposte che non siano semplici chiacchiere utili a distrarla, ma non a dare sostegni concreti. È per questo che UCS ha chiesto all’ Autorità Garante per l’Energia se sia normale avere letture presunte, di difficile comprensione da parte del consumatore; oltre a tale lettera abbiamo chiesto anche un incontro alla stessa. Il balletto di dichiarazioni sempre in contrasto fra loro ha fatto nascere tra i sammarinesi il dubbio che AASS stia puntando esclusivamente a fare cassa, visto oltretutto il bilancio pessimo degli ultimi 3 anni e rotti. Può un monopolio di Stato avere questa come mission? È inutile poi dare la possibilità della rateizzazione, che in ogni caso non è una soluzione, solo a chi è “quasi moribondo”; è significativo che tra i requisiti figuri anche l’aver subito un “lutto” in famiglia. Non basta una nota dove si dice che ancora una volta dal prossimo mese si cambierà musica facendo venire avanti la formula del costo indicizzato. Questo è il momento di fare chiarezza, anzi è già tardi: questo è il momento di rifondere i cittadini che hanno dovuto fare e che stanno facendo sacrifici che probabilmente non avrebbero dovuto fare o sicuramente non in questa misura. I consumatori non devono e non possono lavorare solo per pagare le utenze rinunciando a tutto il resto. Un Paese simile non ha purtroppo alcun futuro, urge invertire subito la rotta.

Cs - UCS





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