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UDS: dopo otto mesi la legge sull’IVG è ancora ferma alla prima lettura

9 giu 2022
UDS: dopo otto mesi la legge sull’IVG è ancora ferma alla  prima lettura

Sono passati otto mesi dal Referendum e la legge che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza è ancora ferma alla prima lettura. Il passaggio alla relativa Commissione Consiliare Permanente tarda ad essere calendarizzato. Martedì scorso gli Eccellentissimi Capitani Reggenti hanno ricevuto in Udienza alcune rappresentanti di UDS; durante l’incontro le Loro Eccellenze hanno ascoltato con interesse e sensibilità le preoccupazioni espresse dalle rappresentanti sul lento proseguimento dell’iter legislativo e sul testo finale di legge che potrebbe risultare da un mancato o inadeguato confronto tra le forze politiche. Dal Referendum di settembre ad oggi UDS non ha mai smesso di lavorare. Dopo aver presentato a tutti i partiti politici un documento sugli aspetti fondamentali da includere in una buona normativa sull’IVG, l’associazione ha elaborato i propri emendamenti al progetto di legge del Congresso di Stato. L’articolato emendato è stato inviato a tutte le forze politiche con l’auspicio che sia recepito nella maniera più ampia e condivisa possibile. UDS ha inoltre incontrato l’associazione “Uno di Noi”, ex comitato contrario al Referendum. Sebbene il confronto sia stato cordiale e sereno, UDS non ha potuto registrare alcuna convergenza sugli emendamenti presentati dalla controparte. Le posizioni rimangono talmente distanti che un lavoro congiunto non è stato possibile. In alcuni casi UDS ha rimarcato che gli emendamenti proposti da “Uno di Noi” di fatto impediscono alle donne l’accesso all’IVG creando ostacoli e storture inaccettabili e totalmente assenti nella normativa italiana. In conclusione, UDS esprime insoddisfazione per l’azione politica che, con un ritardo ingiustificato, non ha ancora provveduto a dotare il Paese di una legge che recepisca la volontà popolare e si augura che entro la fine di luglio l’iter possa concludersi con una normativa che riconosca alle donne l’accesso ad un diritto che arriva a San Marino con un ritardo spaventoso.

c.s. Unione Donne Sammarinesi 





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