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Un documentario per fare prevenzione, la nuova sfida di San Patrignano

16 ott 2020
Un documentario per fare prevenzione, la nuova sfida di San Patrignano

Un documentario come nuovo strumento per prevenire le dipendenze. Questa l’ultima idea della comunità San Patrignano per riuscire a dare continuità al suo progetto di prevenzione WeFree anche in tempo di Covid. Nasce così “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”, un vero e proprio prodotto cinematografico in cui tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità e oggi si sono reinseriti, Carolina, Melita e Federico, racconteranno la loro storia, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata. I tre giovani, rispettivamente di Roma, Pesaro e Pergine Valsugana (Trento), avranno come compagno di viaggio l’attore Francesco Apolloni, che metterà a disposizione la sua esperienza personale e farà da collante fra i loro racconti. Uno strumento di prevenzione che ha l’aspirazione di essere trasversale, con l’obiettivo di raggiungere in primis il mondo adolescente, ma anche di essere fruibile da docenti, genitori ed educatori. Un progetto su cui l’ufficio di prevenzione WeFree si è messo al lavoro non appena è stata chiara la difficoltà di portare avanti il progetto nella sua versione più classica, come spiega una delle sue responsabili Patrizia Russi: “Fino ad oggi abbiamo sempre incontrato gli studenti nelle loro città, circa 50mila ogni anno, con format come workshop teatrali e dibattiti nelle scuole, oltre a farli venire in visita a San Patrignano. Ora, a causa della pandemia, sarà molto più difficile raggiungerli fisicamente e per questo abbiamo pensato di trasferire sullo schermo la nostra modalità “peer to peer” di fare prevenzione. E’ nato così questo reportage che parla sì di droga e di dipendenza, ma anche di tutte quelle luci e ombre che si nascondono in ciascun adolescente, da cui l’idea di chiamarlo “#chiaroscuro”, della loro fatica di effettuare le scelte che inesorabilmente gli si pongono davanti nel momento in cui sono chiamati a crescere, ma anche delle loro meravigliose potenzialità. Un tema universale che riguarda chiunque in fondo, perché la dipendenza è una delle risposte che i giovani danno ai dubbi e alle incertezze che accomunano tutti i ragazzi. Siamo convinti che gli studenti/spettatori sapranno riconoscersi almeno in parte nelle vite e nelle emozioni dei protagonisti e saranno chiamati ad una riflessione sulle proprie scelte”. Il progetto non sarebbe diventato realtà senza la collaborazione di OTB Foundation, partner di lunga data nel progetto di prevenzione WeFree, che crede nell’importanza fondamentale della prevenzione fra i giovani. “Abbiamo seguito la realizzazione di questo documentario fin dagli inizi”, commenta Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation. “La nostra Fondazione è da sempre molto vicina al mondo dei giovani. Il distanziamento sociale che caratterizza questo particolare momento storico, aggiunto all’uso sempre più frequente dei social media e dei giochi online, sta portando i ragazzi ad un sempre maggiore isolamento. Gli incontri WeFree sono un momento di riflessione importante in cui gli studenti si confrontano e condividono i propri disagi, un modo per affrontare in maniera consapevole le scelte quotidiane che condizioneranno il loro futuro. Questo progetto è stato creato per raggiungere il maggior numero possibile di ragazzi, specialmente in questo periodo di difficoltà che vede limitati gli incontri dal vivo, mentre invece aumentano gli abusi di sostanze e i disagi che ne conseguono”. Il documentario è andato ben aldilà della semplice trasposizione cinematografica dei format teatrali e non a caso si è avvalso della professionalità di 3D produzioni di Didi Gnocchi con la regia di Valeria Parisi. Il documentario sarà proiettato in anteprima il 20 ottobre 2020 in occasione del WeFree Day, giornata di prevenzione organizzata dalla comunità San Patrignano grazie a Despar ed Eni, alla sua prima edizione completamente online. “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere” sarà quindi visibile sia dalle scuole che potranno seguire il documentario direttamente dalla loro classe o dall’aula magna dell’istituto, che da qualsiasi individuo direttamente da casa propria (per iscrizioni https://www.wefree.it/iscrizione). 



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