Università di San Marino: analisi sulle nuove vernici per le strisce pedonali del Titano vale a uno studente la laurea in Ingegneria Civile

Università di San Marino: analisi sulle nuove vernici per le strisce pedonali del Titano vale a uno studente la laurea in Ingegneria Civile.
Oggi la discussione insieme ad altri 11 progetti; due le tesi realizzate all'estero, in Portogallo e Cina


La nuova formula delle vernici utilizzate per le strisce pedonali del Titano sono al centro della tesi di laurea con la quale Giacomo Sacchi, 24enne di Riccione, ha conseguito oggi la laurea magistrale in Ingegneria Civile all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. La sua analisi, intitolata “La segnaletica orizzontale a uso stradale: sperimentazione e applicazione sulla viabilità di San Marino”, è basata sui risultati di un periodo di tirocinio svolto all’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici (Aaslp), dove il 24enne ha seguito le prove sperimentali di tre nuove formule di vernice, utilizzate a Dogana.
Secondo quanto riportato nella tesi, seppur tutti i prodotti siano risultati conformi agli standard tradizionali, in due casi su tre si è assistito a un miglioramento relativo al bilanciamento fra l’aderenza e la visibilità garantita di notte, due parametri che di prassi vanno l’uno a scapito dell’altro. Al buio, quando le strisce vengono illuminate dai fari delle automobili, delle microsfere di vetro contenute nella vernice riflettono il fascio luminoso rendendo il segnale stradale più visibile. Per avere più grip, d’altro canto, vengono inserite particelle di altri materiali.
Alla luce dei risultati, l'Aaslp ha avviato un percorso per la rivalutazione dei requisiti richiesti ai fornitori delle future vernici.
Oltre a Sacchi, sono stati undici oggi gli studenti che si sono laureati in Ingegneria Civile nell’Ateneo sammarinese, con tesi che hanno interessato tematiche come le analisi sismiche, la progettazione strutturale a uso scolastico e le proprietà termodinamiche e acustiche dei materiali di costruzione. Due delle tesi sono state svolte all’estero, nello specifico in Portogallo e in Cina.

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