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Upr. Cancelli chiusi al campo sportivo, serve un nuovo regolamento per l’attività amatoriale

16 ott 2015
Upr. Cancelli chiusi al campo sportivo, serve un nuovo regolamento per l’attività amatoriale
Upr. Cancelli chiusi al campo sportivo, serve un nuovo regolamento per l’attività amatoriale
E’ finita l’epoca dello sport amatoriale; anche l’ultimo impianto sportivo accessibile a tutti è stato chiuso al pubblico. Da settembre al campo sportivo di Serravalle si entra solo con la tessera identificativa a pagamento. Tale scelta certamente serve per controllare gli accessi nelle strutture sportive, ma ha generato diverse difficoltà organizzative agli atleti agonistici, ai semplici appassionati che possono correre solo in alcuni orari  e ai genitori che sono costretti a stare fuori dalle recinzioni per prendere i propri figli che seguono i corsi. E’ giunta anche notizia che sono state fatte intervenire le forze dell’ordine per la presenza di semplici podisti senza tessera. Penso che siamo arrivati all’estremo senza avere un giusto equilibrio nel gestire tale attività.
 
Il campo di Serravalle è sempre stato il punto di riferimento per i ragazzi che vogliono provare la corsa o solo ritrovarsi in un ambiente sportivo senza vincoli di tesseramento a costi aggiuntivi. Capisco la necessità  di controllo, ma ho raccolto le proteste di molte persone, che erano solite a utilizzare il campo per una libera corsa e che ora non possono più farlo. Così si allontanano le persone imponendo nuove regole che non sono queste a risolvere i problemi dello sport. Lo sport amatoriale ha un'enorme importanza nella società e gli impianti sportivi, giocano un ruolo fondamentale in questo, perché diventano dei punti di riferimento per i giovani che invece di perdersi in strada trovano negli impianti sportivi l’occasione per socializzare, condividendo quelli che sono i valori dello sport.  Gli impianti sportivi devono quindi poter essere accessibili a tutti in orari adeguati anche alle loro esigenze e se c’è necessità di controllo, il personale addetto alla gestione può fare benissimo le verifiche dovute.
 
A questo proposito, l’articolo 1 della Legge sulla DISCIPLINA DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA dice: 1. La presente legge riconosce e sancisce il diritto dei cittadini alla pratica sportiva ed all’attività motoria, intesa come diritto di promozione umana, sociale, educativa …… 2. Ai fini della concreta attuazione di tali principi, riguarda gli impianti sportivi, e le strutture organizzative idonei a favorire la pratica e lo sviluppo dell’attività sportiva, motoria e ricreativa…
 
Dobbiamo quindi definire con chiarezza che gli atleti dediti all’attività sportiva per pura passione, hanno diritto di usufruire del campo sportivo come tutti e non segregati in orari impraticabili. Auspico quindi che la Federazione preposta riveda in accordo con il CONS  il regolamento di libero accesso al campo sportivo in orari accessibili a tutti e non in ore impraticabili e se l’utenza intende usufruire dei locali annessi e delle attrezzature allora dovrà avere le dovute autorizzazioni. Mi rendo conto che quelli che viviamo sono tempi difficili, ma una scappatoia per aiutare lo sport credo che si possa trovare, senza penalizzare proprio lo sport e costringere chi, in forme diverse lo rappresenta.
 
Nicola Selva

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