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Upr sui bilanci e la finanza pubblica

31 mag 2016
Upr sui bilanci e la finanza pubblica
Maggio è tempo di presentazione di bilanci e momento nel quale si tirano le somme sull’andamento delle società e si fa il punto anche sullo stato della finanza pubblica, in ragione anche delle imposte che l’erario raccoglie.
Unione per la Repubblica intende fare questo piccolo inciso poiché il tema bilancio pubblico e situazione del settore finanziario è stato in queste settimane derubricato dall’agenda delle priorità del Governo e, ci pare anche dalla maggioranza.
Può capitare in primavera di essere distratti dai primi caldi, assenti poiché si è attratti dall’imminente stagione estiva, ma ci sembra che le condizioni di base che avevano portato lo stesso Governo ad esprimere preoccupazione sulla condizione della finanza pubblica siano ancora tutte presenti e forse aumentate per gravità.
UPR chiede al Governo informazioni sulla condizione della finanza pubblica, sulla liquidità dello Stato, sull’esito delle 2 collocazioni di debito pubblico, che nei primi 5 mesi del 2016 ha emesso 50 milioni di titoli.
Sarebbe sensato sul tema, svolgere entro il mese di giugno un’audizione in Commissione Consiliare Finanze del Segretario di Stato per le Finanze e Bilancio per avere delucidazioni, dati e grafici nella sede istituzionale preposta in modo da rendere edotti i membri del Consiglio Grande e Generale.
Tale situazione risulta ancora più strana se pensiamo che l’anno prossimo si terranno le elezioni politiche. Si può essere anche dei maghi della finanza, ma predisporre programmi elettorali senza avere una corretta e reale informazione sulla situazione della finanza pubblica, è una “missione impossibile” e contraria ad ogni logica e soprattutto al buon senso.
A ciò aggiungiamo un ulteriore argomento sul quale UPR vorrebbe avere chiarezza, dati, prospettive – sempre in Commissione Consiliare Finanze e Bilancio –: lo stato del settore bancario.
Nel 2014 UPR ha sostenuto un ordine del giorno per il rilancio del sistema, mai realmente tradotto in pratica.
UPR ha partecipato, con convinzione, al processo decisionale per individuare i nuovi vertici di Banca Centrale. Avvenuta la nomina, non si sono più avute notizie di quanto stia accadendo in questa istituzione e sulle sue linee di sviluppo.
UPR ha votato favorevolmente nei mesi scorsi, un altro ordine del giorno, per sostenere il processo di ristrutturazione della più antica banca della Repubblica; processo sollecitato dal Fondo Monetario Internazionale solo qualche giorno fa, ma anche qui ci pare – leggendo i comunicati stampa – che poco o nulla sia stato realizzato, ma anzi, si continui in questa opera di galleggiamento in attesa di non si sa quale evento.

Nicola Selva - coordinatore UPR

"UPR è consapevole che il tema della finanza pubblica e dello stato del settore finanziario – compreso quello delle autorità di vigilanza di settore BCSM e AIF – siano temi delicati, tuttavia riteniamo che anche alla luce di quanto accaduto gli scorsi mesi, ci siano dovute delle risposte sia a livello politico che nelle sedi Istituzionali preposte.
L’impressione – e speriamo resti tale – è che passata l’emergenza su BCSM e su alcuni dossier scottanti riguardanti il sistema bancario, la parola condivisione è stata messa nel cassetto.
UPR intende sollevare l’argomento ed avere risposte. Attenderemo qualche giorno per vedere quale sarà l’atteggiamento del Governo e della maggioranza e trascorso questo tempo, visto anche l’approssimarsi della sessione consiliare del mese di giugno, ci sentiremo liberi di intraprendere le iniziative Istituzionali più opportune per avere la necessaria chiarezza".

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