Sarà un caso, sfortuna o altro, ma per il secondo anno di seguito maggioranza e Governo arrivano a fine anno in evidente difficoltà per fattori esterni che potrebbero influenzare pesantemente l’esito della Legislatura.
Fibrillazioni profonde che ormai non sono più un mistero, dialettica serrata nei Partiti di maggioranza e nuove alleanze che ogni giorni muovono passi sempre più concreti, in uno scenario politico sempre più convulso.
La politica è anche questo, ma al Paese reale, all’economia, alle varie emergenze ormai conclamate chi pensa? Cosa sta succedendo?
Finito l’Expò che ne sarà del piano di rilancio del turismo sammarinese e del “sistema San Marino” promosso per mesi a Milano con risorse rilevanti dal Governo?
Bilancio dello Stato: che consistenza hanno le voci sempre più insistenti, confermate anche dal Governo, sulla condizione emergenziale della liquidità pubblica? Ci sono soluzioni per intervenire?
I progetti per il rilancio dell’economia a che punto sono?
Il delicato equilibrio del settore finanziario come sarà garantito?
Il futuro del sistema sanitario e quello previdenziale su quali risorse finanziarie si baserà?
Facciamo queste semplici domande, non ce ne vogliano i vari protagonisti della scena politica attuale, poiché ai cittadini interesserebbe avere risposte concrete su questi temi. Progetti sui quali costruire nuove traiettorie di sviluppo. Idee e proposte sulle quali rilanciare la credibilità del sistema Paese.
Unione per la Repubblica segue con attenzione quanto sta accadendo poiché riteniamo che in una fase molto complessa come quella che stiamo attraversando, ogni forza politica dovrebbe dare il proprio meglio affinché si possa uscire da uno situazione di crisi che rischia di diventare irreversibile e micidiale per un micro-Stato come la Repubblica di San Marino.
Ma questo purtroppo non accade e mentre l’anno scorso si parlava in questo periodo di verifica di Governo, il tema per il 2015 sono elezioni anticipate.
Ci sono poi temi rilevanti – a giudizio di UPR - che sembrano un po’ marginali rispetto al Governo e alla maggioranza e alle discussioni politiche di queste settimane.
Un esempio: l’ambiente.
Gli appelli lanciati dalle Nazioni Unite sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) che hanno raggiunto nel 2014 un nuovo record dovrebbero indurre a qualche riflessione.
La qualità dell’aria che respiriamo è importante? Gli impatti delle migliaia di autovetture che ogni giorno popolano la rete viaria sammarinese non interessano a nessuno? Quanto poi produce questo e altro inquinamento al paesaggio rurale o nel nostro piccolo ecosistema non è importante?
Per Unione per la Repubblica non solo è importante, ma è strategico in ogni piano di rilancio del Paese, è centrale in ogni politica di sviluppo economico, è un elemento che può in termini etici, economici e anche di sviluppo, portare valore aggiunto ad una nuova concezione del sistema Paese.
Facciamo questa provocazione poiché mentre il mondo intorno a noi si muove molto celermente, il Paese è sempre fermo, inesorabilmente al palo della recessione economica e in preda ad un’inerzia politica che rischia di mortificare ogni tentativo di rilancio, in ragione del quale il dibattito politico rischia di fermarsi a solo a chi è favorevole alle elezioni e a chi è contrario, dimenticando purtroppo il Paese reale.
Fibrillazioni profonde che ormai non sono più un mistero, dialettica serrata nei Partiti di maggioranza e nuove alleanze che ogni giorni muovono passi sempre più concreti, in uno scenario politico sempre più convulso.
La politica è anche questo, ma al Paese reale, all’economia, alle varie emergenze ormai conclamate chi pensa? Cosa sta succedendo?
Finito l’Expò che ne sarà del piano di rilancio del turismo sammarinese e del “sistema San Marino” promosso per mesi a Milano con risorse rilevanti dal Governo?
Bilancio dello Stato: che consistenza hanno le voci sempre più insistenti, confermate anche dal Governo, sulla condizione emergenziale della liquidità pubblica? Ci sono soluzioni per intervenire?
I progetti per il rilancio dell’economia a che punto sono?
Il delicato equilibrio del settore finanziario come sarà garantito?
Il futuro del sistema sanitario e quello previdenziale su quali risorse finanziarie si baserà?
Facciamo queste semplici domande, non ce ne vogliano i vari protagonisti della scena politica attuale, poiché ai cittadini interesserebbe avere risposte concrete su questi temi. Progetti sui quali costruire nuove traiettorie di sviluppo. Idee e proposte sulle quali rilanciare la credibilità del sistema Paese.
Unione per la Repubblica segue con attenzione quanto sta accadendo poiché riteniamo che in una fase molto complessa come quella che stiamo attraversando, ogni forza politica dovrebbe dare il proprio meglio affinché si possa uscire da uno situazione di crisi che rischia di diventare irreversibile e micidiale per un micro-Stato come la Repubblica di San Marino.
Ma questo purtroppo non accade e mentre l’anno scorso si parlava in questo periodo di verifica di Governo, il tema per il 2015 sono elezioni anticipate.
Ci sono poi temi rilevanti – a giudizio di UPR - che sembrano un po’ marginali rispetto al Governo e alla maggioranza e alle discussioni politiche di queste settimane.
Un esempio: l’ambiente.
Gli appelli lanciati dalle Nazioni Unite sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) che hanno raggiunto nel 2014 un nuovo record dovrebbero indurre a qualche riflessione.
La qualità dell’aria che respiriamo è importante? Gli impatti delle migliaia di autovetture che ogni giorno popolano la rete viaria sammarinese non interessano a nessuno? Quanto poi produce questo e altro inquinamento al paesaggio rurale o nel nostro piccolo ecosistema non è importante?
Per Unione per la Repubblica non solo è importante, ma è strategico in ogni piano di rilancio del Paese, è centrale in ogni politica di sviluppo economico, è un elemento che può in termini etici, economici e anche di sviluppo, portare valore aggiunto ad una nuova concezione del sistema Paese.
Facciamo questa provocazione poiché mentre il mondo intorno a noi si muove molto celermente, il Paese è sempre fermo, inesorabilmente al palo della recessione economica e in preda ad un’inerzia politica che rischia di mortificare ogni tentativo di rilancio, in ragione del quale il dibattito politico rischia di fermarsi a solo a chi è favorevole alle elezioni e a chi è contrario, dimenticando purtroppo il Paese reale.
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