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Usl sulla mancata riforma del mercato del lavoro

14 set 2016
Usl sulla mancata riforma del mercato del lavoro
Riforma del mercato del lavoro: annunciata, presentata, abbozzata ma mai realizzata nonostante se ne parli da diversi anni. Sin dalla nostra nascita sosteniamo che il nostro Paese necessiti di una maggiore certificazione delle competenze per favorire il “matching” tra domanda e offerta; un servizio di orientamento potenziato al fine di poter indirizzare le nuove generazioni verso le professionalità con maggiore prospettiva occupazionale; un sistema di relazioni industriali innovato mediante la promozione della contrattazione aziendale attraverso modelli organizzativi di tipo collaborativo. I recenti rinnovi contrattuali firmati da USL vanno proprio nella direzione di sperimentare sul campo questo ultimo punto. Per quanto riguarda gli altri aspetti, se si vuole realmente raggiungere il traguardo preposto, è imprescindibile conoscere la condizione di partenza per definire il percorso. Per tale motivo abbiamo fotografato lo stato attuale della forza lavoro sammarinese, focalizzando l’attenzione sulla formazione e sui titoli di studio maggiormente diffusi. Dal nostro studio emerge che nel settore privato la maggior parte dei lavoratori (34,20%) possiede la Licenza Media e il 32,10% la Maturità. La percentuale dei laureati si attesta attorno al 7% mentre quasi il 9% possiede un diploma di qualifica. Per quanto riguarda il Pubblico Impiego, al primo posto troviamo sempre la Licenza media (24,60%) seguita con pochissimo scarto dalla Maturità (24,20%). Sale sensibilmente la percentuale dei laureati (21,10%) rispetto al settore privato, ma ricordiamo che in tal senso incidono notevolmente i comparti scolastico e sanitario. Il 17,10% possiede un Diploma di qualifica e un 9,40% un Diploma universitario. Leggendo questi numeri, emerge l’opportunità di sviluppare un percorso virtuoso che veda sistema formativo e mondo lavorativo dialogare e collaborare, ponendo al centro il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta universitaria e di alta formazione della nostra Repubblica, in quanto una parte importante del PIL è data dalle professionalità che un paese esprime. Riteniamo che una discussione seria su un progetto di riforma del mercato del lavoro debba iniziare con l’analisi dello stato dell’arte attuale e siamo disponibilissimi ad avviare un confronto con tutti coloro - parti sociali, forze politiche, istituzioni – che condividono tale impostazione e vogliono contribuire a sviluppare un’attenta riflessione partendo da questi dati. La Segreteria USL

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