Nonostante i numerosi solleciti inviati alle Segreterie di Stato competenti non è stato ancora fissato un incontro per affrontare chiaramente tutte le problematiche del Corpo della Polizia Civile.
Riforma dei corpi di polizia, creazione della Centrale Unica Operativa Interforze, coordinamento delle forze dell’ordine, carenza di personale ed attrezzature sono solo alcune delle tematiche a cui ancora non è stata data alcuna risposta. Già da tempo chiediamo ripetutamente incontri per avere chiarimenti sugli interventi da attuare da parte di chi “dovrebbe” assumere delle decisioni ma le nostre richieste sono, ad oggi, ancora rimaste inascoltate.
Resta da capire quali siano le motivazioni che stanno portando al ritardo della riforma, ricordando che questa porta con sé delle complessità tecniche di non poco conto: ad esempio, come è possibile uniformare due regimi completamente diversi quale quello pubblico e quello dei corpi militari?
Un’approssimazione che sicuramente non aiuta gli agenti e gli operatori a svolgere al meglio il proprio lavoro, soprattutto in un periodo in cui ogni settimana balzano agli onori delle cronache nuovi furti o, addirittura, rapine che colpiscono il nostro territorio.
Ci appelliamo pertanto al senso di responsabilità della Segreterie di Stato competenti le quali non possono più tergiversare ma adoperarsi in tempi celeri per risolvere una volta per tutte la situazione dei lavoratori e provvedere a dare risposte e fare chiarezza sulla nuova organizzazione delle forze dell’ordine.
Federazione Pubblico Impiego
Riforma dei corpi di polizia, creazione della Centrale Unica Operativa Interforze, coordinamento delle forze dell’ordine, carenza di personale ed attrezzature sono solo alcune delle tematiche a cui ancora non è stata data alcuna risposta. Già da tempo chiediamo ripetutamente incontri per avere chiarimenti sugli interventi da attuare da parte di chi “dovrebbe” assumere delle decisioni ma le nostre richieste sono, ad oggi, ancora rimaste inascoltate.
Resta da capire quali siano le motivazioni che stanno portando al ritardo della riforma, ricordando che questa porta con sé delle complessità tecniche di non poco conto: ad esempio, come è possibile uniformare due regimi completamente diversi quale quello pubblico e quello dei corpi militari?
Un’approssimazione che sicuramente non aiuta gli agenti e gli operatori a svolgere al meglio il proprio lavoro, soprattutto in un periodo in cui ogni settimana balzano agli onori delle cronache nuovi furti o, addirittura, rapine che colpiscono il nostro territorio.
Ci appelliamo pertanto al senso di responsabilità della Segreterie di Stato competenti le quali non possono più tergiversare ma adoperarsi in tempi celeri per risolvere una volta per tutte la situazione dei lavoratori e provvedere a dare risposte e fare chiarezza sulla nuova organizzazione delle forze dell’ordine.
Federazione Pubblico Impiego
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