Una vita dignitosa da parte delle persone con disabilità è possibile e non può più attendere, ma occorre costruirla e rivendicarla insieme

Una vita dignitosa da parte delle persone con disabilità è possibile e non può più attendere, ma occorre costruirla e rivendicarla insieme.
Partecipare alla vita economica, sociale e culturale del Paese è un Diritto ed un Dovere, è l’essenza della Democrazia, “Nulla su di noi senza di noi” è il motto che accompagna la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) e che esprime questo concetto. Partecipare, infatti, significa essere chiamati in causa, sentirsi responsabili e parte di un tutto nel rispetto delle individualità di ognuno, nessun escluso, la cui presenza e contributo sono ritenuti di indispensabile importanza. Partecipare è riconoscersi nei principi, nei valori e nelle ragioni di un impegno corale per cambiare in meglio le cose per tutti.

Non solo un motto dunque, ma anche un richiamo, di cui si renderà portavoce l'Inviato Speciale delle Nazioni Unite per la disabilità e l'accessibilità, María Soledad Cisternas Reyes, durante le prossime celebrazioni del 10°Anniversario della nostra Ratifica al Trattato Internazionale sui Diritti Umani di cui sopra, che si terranno a San Marino il 12 e 13 marzo prossimi.

Un futuro accessibile a tutte le persone con disabilità e le loro famiglie, potrebbe essere non troppo lontano, con la responsabilità, la determinazione ed il coinvolgimento di tutti. L’impegno dei diretti cittadini interessati e delle Associazioni che li rappresentano e che orbitano attorno a questo settore, è fondamentale perché le Istituzioni, l’Amministrazione e la politica non bastano e perché, da sole, non potranno mai farsi interpreti delle problematiche legate alla disabilità, e del cambio di mentalità in atto rispetto alla loro soluzione.


Chi naviga nello stesso mare, quello della disabilità, dovrebbe remare assieme verso un orizzonte nel quale i benefici che si cerca di ottenere, possano ricadere su tutti.

In una comunità inclusiva, la non autosufficienza è un problema che va affrontato cogliendo la complessità delle fragilità con interventi composti da molteplici misure ed azioni tra loro coordinate, ma rivendica una cultura, una responsabilità ed un apprendimento collettivo.

Per chi vive l’esperienza della discriminazione fondata sulla disabilità dunque, partecipare, con competenza, impegno e passione è una straordinaria opportunità.

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