Gli accertamenti a Gatti e Galassi derivano dall'inchiesta "Conto Mazzini"
Il Commissario della Legge Gilberto Felici ha già risposto, in qualità di giudice del dibattimento, ad un'istanza relativa a Podeschi presentata dall'avvocato Pagliai e quindi è ormai certo che sarà lui a presiedere il maxi-processo “Conto Mazzini”. Nel procedimento potrebbero confluire la parte stralciata che è tuttora oggetto delle indagini descritte nell'ordinanza di riarresto di marzo ed anche le risultanze delle verifiche bancarie e patrimoniali, nei confronti degli ex Segretari di Stato Gabriele Gatti e Clelio Galassi, antecedenti anche al 1998. Si perchè anche quest'ultima ordinanza, secondo fonti bene informate, è scaturita direttamente dalla maxi-indagine “Conto Mazzini” e in particolare dagli interrogatori di Stolfi, Bruscoli e Podeschi. Tutti e tre hanno infatti tirato in ballo Gatti attribuendogli un ruolo comprimario nella spartizione dei fondi erogati da imprenditori ed utilizzati anche per pagare i viaggi elettorali dei cittadini residenti all'estero fino al 2006. Se fosse vero, ma dovrà essere confermato ed accertato in dibattimento, il reato sarebbe probabilmente prescritto ma si sarebbe violato l'articolo 394 del codice penale e non si potrebbe considerare quelle somme come meri finanziamenti ai partiti non iscritti a bilancio. La verifica patrimoniale e bancaria a Galassi è stata invece ordinata perchè risulterebbero movimentazioni di somme uguali a quelle movimentate da Gatti e negli stessi giorni nel periodo in cui entrambi erano insieme al Governo.
luca salvatori